domenica 26 gennaio 2025

Recensione "Il portale di Argo"

 Il portale di Argo
di Lucia Belfiore



Informazioni Utili

titolo: Il portale di Argo
autore/autrice: Lucia Belfiore
genere: fantasy romance
personaggi principali: Ophelia, Zefiro e Harding 
data di pubblicazione: 30 novembre 2024

Letto in collaborazione con l'autrice






Trama

Una ragazza si addentra nell’oscurità per ritrovare il suo migliore amico scomparso anni prima. Per Ophelia sarà l’inizio di un’avventura fatta di magia e pericoli. Catturata e prigioniera in un nuovo mondo raggiunto dopo aver attraversato un portale magico. Una lotta imminente a causa di un elfo potente di nome Ambrose è alle porte. Un amore sofferto che metterà la nostra protagonista di fronte ad una scelta dolorosa. Ma qualcosa di più grande si cela dietro la ricerca del suo caro amico disperso, anche se lei non immagina... Il suo destino è già stato scritto. Ma cosa sceglierà tra il dovere e l’amore per chi ama? Sono scelte difficili da compiere se sai che in un modo o nell'altro ferirai la persona a cui tieni di più...

Recensione

Il portale di Argo è il primo volume di una serie fantasy, tutta italiana, che intreccia magia, amore e amicizia in maniera indissolubile, raccontando una storia ricca d'azione e di avventura, dove in ogni pagina vengono aggiunte informazioni nuove e colpi di scena, tenendo il lettore incollato alle pagine grazie al ritmo serrato e allo stile estremamente scorrevole.

La nostra protagonista Ophelia impariamo a conoscerla fin dalla prima pagina come una persona estremamente altruista e buona di cuore. Infatti nel suo villaggio intraprende il lavoro di curatrice insieme a sua zia, l'unica famiglia che ha sempre conosciuto e avuto. Infatti Ophelia, pur non conoscendo i genitori, è cresciuta circondata dall'affatto sincero e puro della zia, dalla gentilezza e bontà dei suoi compaesani e dall'amicizia fortissima che la legava ad Harding, bambino orfano, che in Ophelia e sua zia, ha trovato la sua famiglia. 

Purtroppo però l'idillio in cui vivevano viene spezzato, quando a causa di malattie incurabili, Ophelia e Harding ascoltano una conversazione tra sua zia e un'anziano del paese, che parlano di una pianta miracolosa che si trova nella foresta. Il problema è che chiunque sia entrato nella foresta poi non ha fatto più ritorno a casa, scomparendo nel nulla, senza lasciare tracce. 
Ma Ophelia con il suo cuore generoso, il suo coraggio e il suo essere impavida, anche se giovanissima, decide che deve tentare di entrare nella foresta per salvare la sua gente. Harding, suo fidato amico, però non vuole lasciarla andare da sola, anzi spinto da uno spirito di gratitudine verso la gente del posto che lo hanno accolto quando era solo un neonato, è deciso a contribuire, per cui accompagna Ophelia e le ordina di aspettarlo all'ingresso della foresta.

Da qui inizia l'incubo per Ophelia, perchè il suo caro amico, scompare nel nulla e lei è piena di rimorsi e sensi di colpa. Ma in cuor suo è convinta che il suo amico non sia morto e per questo cresce con la convinzione che prima o poi i due si ritroveranno.
Il giorno del suo diciottesimo compleanno, Ophelia, dopo aver festeggiato con tutti in paese, comprende che è arrivato il momento di partire alla ricerca del suo amico scomparso e sua zia, seppur addolorata, le prepara delle provviste e le lascia intraprendere questo viaggio accompagnata dal suo fedele amico a quattro zampe.

Da qui inizia un'avventura fatta di magia, nuovi mondi, verità nascoste, pericoli e nuove consapevolezze. Ophelia infatti si ritroverà in un mondo abitato da maghi, streghe, elfi, fate, gargoyle e antiche tradizioni che le faranno rivalutare tutta la sua vita ma sopratutto le permetteranno di conoscere la sua vera natura e la sua vera essenza.

In questo mondo così diverso dal suo, Opehlia darà subito prova del suo buon cuore e del suo coraggio, salvando con una magia curativa, che non sapeva di avere, il principe Zefiro. Avrà modo di diventare indispensabile per il regno e per questo stringerà dei forti legami di stima e di amicizia con la gente che abita a corte e con i cavalieri del re, tra cui si trova anche Kurth il suo rapitore. 
Ma Ophelia scopre che le cose non sono così come sembrano, che la foresta, non era altro che il portale di Argo, luogo che collegava i due mondi e che era protetto dal guardiano Kurth, uomo lupo, fortissimo e spaventoso che in realtà cela un cuore buono e un animo puro.

La storia intreccia avventura e amicizia, scoperta di sè, fa comprendere l'importanza di avere degli amici, delle persone fidate su cui contare e soprattutto di quanto l'amore sia un sentimento puro e bellissimo, ma anche doloroso e difficile da vivere, quando bisogna anteporre la felicità di un regno alla propria.

Ophelia si innamorerà subito del Re Zefiro, ragazzo forte e valoroso, umile e altruista, bravissimo stregone e un sovrano lungimirante e pronto al sacrificio. Tra i due si istaura subito un rapporto fatto di fiducia, complicità e rispetto e insieme si supporteranno, si ameranno e combatteranno i nemici del regno. Ophelia infatti, in poco tempo, comprende di essere fatta per quel mondo, di essere fatta per ricoprire il ruolo di cavaliere e per amare quella terra e il loro re.

Ma le cose non sono sempre così semplici e Ophelia dovrà fara i conti con tante difficoltà, con tanti momenti tristi e critici, ma imparando ad apprezzare l'amicizia degli altri cavalieri e anche l'amicizia del suo caro Harding, che vi spoilero, riuscirà a ritrovare dopo tutti quegli anni passati lontani.

Che dire si tratta di una storia veramente avvincente, piena di avventura, segreti e misteri da scoprire, ma sopratutto ricca di amicizia, fiducia e amore. Ho trovato interessante anche i riferimenti ad Artù, a Camelot e quindi a Merlino, personaggio che tra l'altro conoscerete nella storia stessa.

L'unica pecca a mio avviso, che forse non mi ha fatto apprezzare la storia come avrei voluto, è lo stile di scrittura e quindi di conseguenza la narrazione, che ho trovato troppo scorrevole e scarna di dettaglia, in cui le vicende e le relazioni sono state descritte in maniera troppo veloce, non dandomi il tempo di conoscere veramente e a fondo i personaggi, i loro sentimenti e le loro paure. Sopratutto tutto questo ha fatto si che la cura nei dettagli nelle descrizioni del mondo, dei personaggi e dell'azione, risultassero approssimative e troppo veloci. Ora nonostante questo il libro sono riuscita a leggerlo anche con relativa velocità, comprendendo che comunque sono elementi soggettivi, che possono piacere oppure no.

Si tratta di un fantasy secondo a me adatto magari anche ai più piccoli che si stanno approcciando adesso al genere o in generale alla lettura, come per esempio ai ragazzi delle medie. Questo non significa che non sia una storia apprezzabile anche dagli adulti, dico solamente che per gusto personale, lo stile di scrittura cosi spoglio, le poche parti descrittive e di introspezione e il ritmo così incalzante, non mi hanno convinta pienamente.

XoXo
Chiara, Labotteghinadeisogni

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domenica 19 gennaio 2025

Recensione "Il trono dei Caduti"

 Il trono dei caduti 
di Kerri Maniscalco



Informazioni utili 

titolo: Il trono dei caduti
autore/autrice: Kerri Maniscalco
genere: Fantasy Romance New Adult
auto-conclusivo/saga: Auto-conclusivo ma è ambientato nell'universo di Kingdom of the Wicked, continuando, a livello temporale, da dove è finito "Il regno delle fiere"
personaggi principali: Principe Invidia e Camilla
spicy: 🌶️🌶️🌶️.5/5







Trama

Invidia è un principe malvagio, spietato, e vuole che tutti lo sappiano. Quando viene coinvolto in un gioco mortale, è deciso a tutto pur di vincere e nulla - enigmi, oggetti maledetti, rivali anonimi - riuscirà a fermarlo. Ma nessuno dei diabolici piani che ha studiato per giungere al successo ha previsto l'arrivo di Camilla Antonius. Pittrice di grande talento, Camilla è finita nella trappola di Lord Phillip Vexley che ora la ricatta senza pietà. Per evitare uno scandalo, la donna è stata costretta a stringere un patto con Invidia, senza immaginare che quell'accordo farà emergere segreti sepolti e accenderà le più peccaminose passioni. Li aspetta un viaggio nel mondo sotterraneo, tra la scintillante corte dei demoni e il lussureggiante impero dei vampiri, cercando di evitare l'insidia più pericolosa di tutte: innamorarsi. 

Recensione

Il trono dei Caduti vede come protagonista il Principe Invidia, terribilmente bello, affascinante e arrogante, il quale sta per perdere tutto, il suo potere, il suo girone, il suo prestigio a causa di un gioco a cui è costretto a partecipare se vuole riavere indietro un'oggetto di inestimabile valore, l'unico in grado di salvare i suoi sudditi e quindi il suo potere.
E' disposto a tutto pur di vincere e risolvere i vari indovinelli subdoli e contorti che il Re dei Fae ha ideato, tranne di chiedere aiuto. Infatti preferisce tramare alle spalle, mantenere un'apparenza di freddezza e noia totale, di mentire, ma non di chiedere aiuto, neanche ai suoi fratelli.

Ma il Re dei Fae è imprevedibile e machiavellico e sul cammino del bel principe pone una giovane mortale Camilla, che è rinomata per il suo grande talento nella pittura. A Waverly Green lei è una pittrice di successo, che con non poche difficoltà, gestisce la galleria eredita dal suo defunto padre. 

Camilla, è una giovane donna sicura di sè e delle sue qualità, a differenza di tutte quante le giovani donne, non ha intenzione di trovare marito, vuole solo vivere del suo lavoro e del suo amore per la pittura, rendere orgoglioso l'amato padre e sperare in un ritorno della madre scomparsa anni addietro. Camilla è audace, intraprendente, astuta e da una mente sopraffina, conosce le regole della società e sa come rispettarle, per questo è decisa a rimanere lontano dagli scandali e non rovinarsi la reputazione per nessun motivo. Ma è anche legata, a causa di un vile ricatto che potrebbe rovinarle la vita, a Lord Phillip Vexley giovane lord ripudiato dalla sua stessa famiglia, conosciuto dalla società per la sua vita da libertino, dai suoi eccessi e per dare delle feste immorali.

La vita di Camilla scorre lenta, senza troppi scossoni, a Waverly Green, frequentando solo la sua migliore amica Kitty e suo marito, e avendo come unico legame la sua amata gatta. Ma la sua vita verrà sconvolta quando un uomo misterioso e camaleontico, di innata bellezza e spietatezza, entra nella sua galleria per commissionarle un quadro che raffiguri un trono. Lei sa che si tratta di uno degli oggetti stregati ed è sempre stata messa in guardia dai suoi genitori sul non dipingere mai gli oggetti stregati e di non averci niente a che fare.

Ma le cose sono imprevedibili e presto le cose cambiano radicalmente e la vita di Camilla e quella del principe Invidia saranno legate indissolubilmente poiché per vincere il principe deve farsi accompagnare nei gironi dell'inferno dalla bella pittrice a causa degli indovinelli e del volere del Re dei fae.

Come se tutto questo non bastasse entrambi devono combattere e arginare la passione dilagante che entrambi provano e che brucia crepitante e senza fine quando sono vicini. Sono attratti in una maniera viscerale e la passione annebbia molto spesso i loro sensi e i loro giudizi. Ma il principe Invidia ha una sola regola: non giacere per più di una notte con la stessa donna. E Camilla è ben intenzionata a non farsi spezzare il cuore, per cui giocando, stuzzicandosi, portandosi quasi al limite, giocano un gioco nel gioco, in cui non solo il premio della vittoria è in palio ma anche forse il loro cuore.

Con uno stile incalzante, dinamico e irriverente, Kerri Maniscalco ha scritto una storia avvincente, piena di colpi di scena, maliziosa, audace, ma anche divertente e appassionante, tra avventura, indovinelli, intrighi, lotte di potere, tensione strepitante ed eccitante. Sarete totalmente ammaliati dalla storia di Invidia e Camilla, vederli cedere ai loro sentimenti per poi fare dei passi indietro, stuzzicarsi a vicenda, suscitare la gelosia, continuare a negare l'evidenza, rimanendo fermi nelle loro convinzioni di non volere un futuro insieme. Ma sopratutto rimarrete sconvolti dai colpi di scena, dai continui cambi di rotta della storia, che alternando momenti di altissima tensione a momenti di azione cruda e violenta, in scenari sempre più contorti e impudici, vi trascineranno in un vortice di emozioni, divertimenti anche ricchi di pathos da non potervi staccare dalle pagine. Proprio per questo penso che sia un libro perfetto per staccare la mente, per uscire dal blocco del lettore e per leggere qualcosa di irriverente, appassionante e anche divertente.

Camilla non è la solita protagonista pura e vergognosa, ma è una giovane donna impavida, desiderosa di provare emozioni forti e intense, di lasciarsi travolgere dal piacere, mantenendo sempre un certo distacco emotivo per preservare se stessa, la sua incolumità e il suo futuro, consapevole di non voler dipendere mai da un'uomo, di non barattare mai la sua libertà e la sua autonomia per un uomo, anche se è un bellissimo e affascinate principe dell'Inferno, tutt'altro che azzurro e con buone intenzioni, ma dominato dal peccato e dalla perdizione. 

Invidia è veramente divertente, così testardo e sicuro di sè, della sua avvenenza, del suo potere, del suo fascino, cade con tutte le scarpe in una rete creata involontariamente dalla scaltra Camilla, la quale ha capito ben presto le regole del gioco e ha usato le stesse armi che il principe usava su di lei, per attirarlo inevitabilmente a lei. 

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venerdì 17 gennaio 2025

Recensione "Il confine del perdono"

 Il confine del perdono
di Carmen Weiz

Informazioni Utili

titolo: Il confine del perdono
autore/autrice: Carmen Weiz
genere: romance
serie/auto-conclusivo: romanzo conclusivo, che rappresenta lo spin off della serie Swiss Stories
personaggi principali: Melanie e Jodi 
Letto in Collaborazione con l'autrice e la casa editrice







Trama

Due mondi completamente diversi, due anime, due cuori. Una sola bugia…
A volte facciamo del male proprio a coloro che amiamo di più. Melanie Roseberg è un’insegnante con una vita tranquilla e un amore incommensurabile per i libri. Amore che ha ereditato da suo nonno, l’unico che sapeva ascoltarla e la faceva sentire protetta in ogni dove.
Con la sua morte, Melanie ha ereditato un tesoro di un valore inestimabile, il cuore pulsante della vita del nonno ora è nelle sue mani, ma non è l’unica a volerlo per sé…

Jodi Andrey Gregori è stato cresciuto per governare, allevato per condurre e destinato a seguire le orme di un uomo al quale è legato tramite il sangue, un’anima con la quale non ha niente in comune. Andrey ha ereditato una maledizione, dalla quale farebbe qualsiasi cosa per sottrarsi…

Si dice che l’amore, quello vero, non sbagli mai. Che la potenza e la forza di questo sentimento possa sopravvivere a tutto... perciò nemmeno a un rapporto basato su un gioco di potere, menzogne e seduzione avrebbe potuto soccombere. Non è vero?

Per il secondo spin off della Serie Swiss Stories, Carmen Weiz ritorna con un nuovo contemporary romance e ci invita a scoprire l’essenza e la forza di questo profondo sentimento, tanto devastante quanto indomabile
Le loro strade si incroceranno.
Delle promesse verranno infrante.
Tutte le regole saranno capovolte.
Può un cuore resistere a tutto ciò?

Recensione

Il confine del Perdono è un romanzo che parla di seconde possibilità e di perdono, ma che parla anche di colpo di fulmine, di rinascita e di come a volte si incontri la persona giusta al momento sbagliato. E' una storia di rivalsa e di riscatto, perchè a volte non si è cattivi, si è semplicemente la persona sbagliata nella storia sbagliata, ed è quello che è accaduto a Jodi, che nel volume precedente, viene lasciato da Mia, per il suo grande amore, e che si ritrova ad essere non compreso e non aiutato ad emergere perchè non si fa parte di quella storia. Questo accade anche nella vita reale, a volte non si ha modo di essere se stessi, di esprimere il proprio meglio, di essere motivato ad emergere, perchè non si sta con la persona adatta e questo non vuol dire dare le colpo all'altro, ma semplicemente vuol dire che bisogna trovare la propria storia e la propria persona e che a volte, la persona giusta appare all'improvviso e ti colpisce come un colpo di fulmine per la collisione delle proprie anime, che si sono riconosciute prima della parte razionale.

"sentivo di aver bisogno di qualcuno e allo stesso tempo non stavo bene con nessuno" 
- Antonio Distefano

Jodi Andrey Gregori è un giovane uomo che ha perso la voglia di andare avanti e combattere, non trova niente che gli possa dare colore alla sua vita grigia e spenta, vive lasciandosi travolgere dalla corrente e quindi dal volere del Nonno. Ha tanti rimpianti e si sente incatenato per questo è bloccato in un limbo terribile e senza luce. Proprio nel momento più basso della sua vita, quando ormai ha perso la sua anima, decide di accontentare un'ultima volta il nonno, nella speranza di potersi prima o poi sottrarre alla vita prestabilita da altri che gli tocca. Così è costretto ad accettare il compito di recuperare con ogni mezzo l'immobile di una libreria che per anni non ha potuto avere a causa di un vincolo con il proprietario, da poco deceduto. Sembra un'incarico semplice, fingersi un'agente immobiliare che rappresenta la didatta di Gregori, il quale possedendo tutti gli immobili della via, è estremamente interessato a quel locale. 
Peccato la libreria è passata alla nipote, un'osso duro, che non vuole cedere, ma prima di passare alle maniere forti, Gregori prova quest'ultima mossa: mandare il suo erede in missione.

"Costantin Gregori era un uomo che sapeva come vivere la vita. Mi diede tutto quello che un ragazzo avrebbe potuto desiderare. [...]  Ciò che è soltanto anni dopo, quando divenne adulto scoprì essere il mio bene più prezioso, l'unica cosa al mondo che lui desiderava veramente senza la quale non avrei potuto vivere: la mia anima. Con il passare degli anni iniziare a capire l'enormità dell'errore che commise."

Così Jodi incontra Melanie. Il loro un semplice incontro professionale, veloce e incolore, si trasformerà in una spruzzata di colore su una tela bianca, in un vento caldo e confortevole in una giornata fredda... in un'incontro di anime che dopo tanto vagare si sono trovate. Il loro, si potrebbe dire, che è stato un colpo di fulmine, contenuto dentro i confini di incertezza, di sofferenza e di razionalità.

"Era come una piacevole brezza estiva per la mia personale tormenta distruttiva, proprio quella che mi aveva condotto fino a lì, sfiniti e senza la forza di continuare quella vita che mi era stata imposta"

Melanie sta cercando di costruirsi il suo posto nel mondo, lei che nel mondo ha sempre fatto fatica a rimanere, perché come poteva correva sempre nelle pagine di un libro, in un mondo lontano, diverso, in cui vivere emozioni forti e vere, in cui viaggiare, sperimentare e conoscere, in cui librarsi ed essere se stessa. Melanie, che ha sempre preferito i libri alle persone, dopo aver posto fine alla sua relazione con Ian, il suo ex ragazzo che l'ha sempre data per scontata, che l'ha sempre fatta sentire tiepida e insicura, che non l'ha mai supportata veramente, ma che in qualche modo rappresentava la sua vita, ora si ritrova a dover affrontare il lutto della perdita del nonno, il suo grande amico, la sua grande roccia, il suo punto di riferimento, che anche dopo essere volato via, le ha fatto un dono incredibile: la sua LIBRERIA.

"Mentre tutte le mie coetanee si divertivano a guardare la televisione, a giocare all'aria aperta e interagire con gli altri bambini, io, invece, trovavo i miei alleati tra le pagine di un libro. Ci divertivamo insieme, mi rallegravano quando mi sentivo triste e, spesso, mi ammaliavano. Con loro giocavo, sognavo e vivevo mille avventure. Viaggiavo per il mondo e non solo, potevo varcare anche gli altri mondi, altre dimensioni e mi trasformavo in diversi personaggi che fossero umani o meno. Ero protagonista di infinite storie che, da piccina tra le braccia dei miei nonni, avevo imparato ad amare."

Melanie è un'anima rara, una ragazza dolce, innocente, che vede il lato positivo in ogni cosa, anche nonostante il dolore e gli imprevisti, ma è anche una ragazza tenace, testarda che non demorde facilmente... è fedele e passionale e si dedica anima e corpo alle persone a cui tiene. 
Melania è quindi l'opposto di Jodi, il loro sarà uno scontro di diversità, il giorno e la notte, l'estate e l'inverno... le loro vite sono diverse e i loro cuori sono diversi. Eppure sono così simili e così affini. Sono i pezzi mancanti dello stesso puzzle. 

Melanie riuscirà a portare colore nella vita di Jodi, riuscirà a far uscire il vero Jodi con la sua sensibilità, le sue passioni, la sua vera essenza e Jodi invece porterà passione, vita, divertimento ed emozioni forti, vere... le farà capire quanto è bello essere veramente amati.

"Io ti sento, Jodi."
"E io ti vivo, Melanie"

Mel con risolutezza, verità e dolcezza, farà conoscere a Jodi come sia importante vivere seguendo i propri sogni e le proprie emozioni. E Jodi rimarrà fin da subito colpito da questa donna innocente, pura, vera e amorevole, così estrania alle persone della sua vita, così luminosa per la sua esistenza grigia. E si ritroverà a ricercarla costantemente, a proteggerla contro gli uomini del nonno, a preservare la sua esistenza limpida e pura. Però Jodi capisce che per poter stare con lei, per poter costruire una vita insieme, per staccarsi anche lui dal dominio del nonno e cominciare a vivere, deve prima dire la verità, affrontare il nonno e sopratutto sperare nel perdono.

"quello che è rinchiuso dentro a queste quattro foglie è, in parte, ciò che tu significhi per me. La forza è la fede che possiede la tua anima, sempre sensibile e gentile, e poi la speranza, che non lasci mai morire. Le altre due foglie rappresentano cosa desidero veramente per te. Tutta la fortuna possibile, perché sei una ragazza incredibile che si merita ogni cosa bella e l'ultima, ma non meno importante, l'amore e spero che tu possa trovarlo accanto a me."

E' un romanzo che si legge tutto d'un fiato, che con dinamicità vi porta all'interno di una storia magica e reale, dolce e crudele, ma ricca di SPERANZA.
Lo stile di scrittura è armonioso e fluido, alternando introspezione all'azione, Carmen Weiz riesce sempre ad approfondire e descrivere l'animo umano, tratto caratteristico dei suoi romanzi. Il modo in cui parla dei suoi personaggi in maniera così realistica, descrivendo sia i pregi che i difetti, sia il bello che il brutto, sia il buono che il cattivo, è veramente strabiliante e fa il punto di forza dei suoi romanzi. 

E' inutile dire che consiglio la lettura di questo libro come dell'intera serie, di cui trovate la recensione di ogni singolo volume e di cui adesso vi scrivo l'ordine, perché si gli Spin Off possono essere letti singolarmente, così come il primo volume della serie che ha un'inizio e una fine, ma vi dico che è una saga che merita veramente tanto.

Swiss Stories 
1. La ragazza nel Bosco
2. Mistificami 
3. Audace
4. Il confine dell'amore SPIN OFF 1
5. Il confine del perdono SPIN OFF 2

XoXo
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giovedì 2 gennaio 2025

Recensione "Il fiume incantato"

 Il Fiume Incantato
di Rebecca Ross

Informazioni utili
titolo: Il fiume incantato
autore/autrice: Rebecca Ross
auto-conclusivo/saga: 1 di 2
genere:fantasy romance
personaggi principali: Adaira, Jack, Torin e Sidra






Trama
L’isola di Cadence è un luogo ricco di magia: le notizie vengono diffuse dal vento, gli scialli possono diventare resistenti come armature e ci sono lame che con un piccolo taglio possono instillare una paura profonda. Da tempo immemore, però, il territorio è diviso dal confine dei clan, una lunga catena di rocce che separa l’Est, dominato dai Tamerlaine, dall’Ovest, su cui regnano i Breccan. Sono passati dieci anni da quando Jack Tamerlaine ha lasciato Cadence per approdare sul continente, dove ha dedicato la sua vita allo studio della musica. Ma quando sull’isola le bambine iniziano a scomparire una dopo l’altra, Jack viene richiamato a casa per unirsi alle ricerche. Adaira, l’erede dell’Est, sa che gli spiriti che governano i quattro elementi rispondono solo alle melodie di un bardo e, credendo che siano coinvolti nelle sparizioni, è costretta a chiedere aiuto a Jack. I due non si vedono da quando erano piccoli e non facevano altro che bisticciare, ma ora, loro malgrado, devono collaborare. Canzone dopo canzone, Jack e Adaira imparano a conoscersi come se fosse la prima volta, mentre scoprono che le cause dietro ai dispetti degli spiriti sono più sinistre di quanto immaginassero. Un antico segreto giace sotto la superficie di Cadence, e potrebbe stravolgere il precario equilibrio dell’isola minacciando la sicurezza di tutti gli abitanti.

Un mistero da risolvere, un’isola divisa a metà a causa di segreti ormai dimenticati, due protagonisti rivali sin da bambini, sullo sfondo di un paesaggio che ricorda le splendide brughiere e le scogliere a picco della Scozia. Dall’autrice di Divini rivali e Spietate promesse, una nuova avventura ricca di incantesimi, folklore e romance.

Recensione

Il fiume incantato di Rebecca Ross è un romanzo magico e suggestivo, che intreccia elementi fantastici a elementi di mistero che intrecciano antiche credenze, magia, spiriti della natura, ad un indagine profonda e introspettiva dei personaggi.

La storia è scritta con uno stile estremamente poetico e musicale, accompagna perfettamente la storia raccontata risultando armoniosa e in linea con la magia che abita l'isola di Cadence dove gli spiriti della natura, invisibili eppure tangibili, ascoltano, partecipano, a volte ostacolano gli abitanti dell'isola.

Le vicende si svolgono sull'isola di Cadence, luogo ricco di natura incontaminata, che ricorda i paesaggi della Scozia con le sue scogliere, i suoi vasti prati, i luoghi misteriosi e ricchi di fascino che accompagnano una storia intrigante, emozionante e coinvolgente.

I protagonisti della nostra storia sono Jack e Adaira anche se molto spazio viene dato a Sidra e Torin, sono tutti e quattro molto diversi eppure accomunati dal senso del dovere e del coraggio per il bene degli abitanti della loro parte dell'isola i Tamerlaine.
Jack è diventato un bardo, mandato sul continente, allontanato dalla sua gente e dalla sua famiglia, ha studiato e vissuto per un lungo periodo lontano dalla sua terra natale, convinto di essere stato scacciato dalla sua stessa tribù, malvoluto dalla sua stessa gente e dalla sua stessa famiglia, senza patria e senza amore. Jack non avendo mai conosciuto suo padre ha sempre sentito dentro di sè questa mancanza, questo senso di non appartenenza che lo ha portato da piccolo a voler essere sempre in prima fila, cercando di dare prova di sè per essere accettato.
Dall'altra parte abbiamo la sua nemesi Adaira, unica erede del clan, fin da piccola è stata cresciuta sapendo che un giorno il compito di guidare il suo popolo sarebbe toccato a lei. Anche lei ha sempre sentito il peso di dover dimostrare il suo valore e il suo coraggio esponendosi in prima linea in molte situazioni.
Poi abbiamo Sidra, così dolce e riflessiva, cresciuta da sua nonna, è diventata una guaritrice sapiente e amorevole, pronta ad aiutare il prossimo è caratterizzata per la sua forte empatia, forza d'animo e di coraggio. Sidra sta crescendo come sua, amandola e proteggendola, la figlia che Torin ha avuto nel suo primo matrimonio. Sidra ama Torin, eppure è convinta che il cuore di Torin sarà per sempre della sua prima moglie e quindi si accontenta della sua vita, di amare la loro figlia, di curare e supportare la sua gente e di consigliare come può Adaira.
Torin è un personaggio, che forse più di tutti, ha fatto una crescita esponenziale, indagando nel profondo del suo essere, mettendosi in discussine e cercando di smussare i suoi spigoli, di ammorbidire i suoi difetti e di aprire il suo cuore. Torin è un uomo coraggioso, tenace e tutto di un pezzo, cugino di Adaira, è a capo della guardia cittadina, e per proteggere la sua gente e quindi di conseguenza la sua famiglia, passa tutte le notti di guardia per braccare, fermare e impedire ai Breccan di compiere razzie nel loro territorio.

Ma le cose cambiano quando alcune bambine scompaiono di punto in bianco, in pieno giorno, senza lasciare nessuna traccia dietro di sè. La paura e il terrore si impossessano presto dell'isola e Adaira che si trova al comando, poichè suo padre è gravemente malato, non sà come impedire che ciò accada, non sa come aiutare Torin nelle ricerche e sopratutto non sa come riportare a casa queste bambine scomparse. Avrebbe tanto bisogno di supporto e di consigli materni, ma essendo rimasta orfana di madre in giovane età, sente su di sè tutta la responsabilità e quindi seppur faticosamente è costretta a chiedere aiuto alla sua nemesi, alla persona che aveva reso la sua infanzia difficile, ma allo stesso tempo all'unica persona in grado di suonare per gli spiriti della natura unica speranza per comprendere in che direzione andare: Jack.

Jack ritornato sull'isola dovrà fare i conti con la consapevolezza di avere una sorella più piccola di cui non sapeva niente ma sopratutto dovrà fare i conti con il suo senso di inadeguatezza che ha covato negli anni, con la consapevolezza maturata e strutturata da anni di lontananza di non essere ben accetto dalla sua stessa gente, di non avere un posto in quell'isola che un tempo era la sua casa. Tornato pieno di rabbia e di rimorsi, Jack è deciso a rimanere meno tempo possibile sull'isola, ma quando scopre che ad averlo convocato non è stato il sire ma Adaira, l'erede, la sua nemesi, l'incarnazione di tutto quello che non è mai stato lui e mai sarà, rimane spiazzato anche perchè davanti non si trova una ragazzina viziata e altezzosa, ma una giovane donna, stremata dal peso delle responsabilità, maturata e pronta a chiedere perdono, aiuto e supporto da colui che è sempre stato il suo nemico.

Ho apprezzato veramente tanto la maturità dei personaggi e la crescita che ognuno di loro fa a partire da Adaira che comprende subito che per aiutare la sua gente deve mettere da parte la sua ritrosia o i suoi dubbi, ma allo stesso tempo capisce che non deve perdere di vista se stessa e la sua felicità.
Jack comprende che vivere nel rimorso e nella rabbia non porta a nulla, che le cose spesso non sono come appaiono e che deve dare modo alle persone di spiegare anche la propria ragione e il proprio punto di vista; ho apprezzato molto il modo in cui Jack costruisce un rapporto con la sua sorellina, di come interagiscono e di come riesca ad imparare da una bambina tantissime cose.
Sidra impara che per aiutare gli altri prima deve imparare ad amare se stessa, a ritrovare la fede, a non soccombere agli eventi e alle circostanza, che non deve sbiadire per accomodare sempre il prossimo, ma che deve combattere per la sua felicità.
Torin, come ho detto anche prima, è forse il personaggio che ha una crescita maggiore infatti da uomo burbero, taciturno, che nella violenza vede l'unico modo per difendere ciò a cui tiene, comprende che in realtà il non detto a volte crea delle distanze insormontabili, che parlare, cercare il dialogo e la comunicazione sono i modi migliori e gli unici per poter far sentire importanti le persone a cui si tiene e soprattutto comprende che il dimostrarsi vulnerabile, bisognoso di aiuto e anche di affetto non è un limite ma solamente un aspetto che caratterizza ogni essere umano. Lui per non perdere la sua famiglia, per non farsi logorare dal dolore e annientare dallo sconforto, analizzando e scendendo a patti con il suo passato non sempre limpido, riuscirà ad ammettere i suoi profondi sentimenti a sua moglie, riuscirà ad esternare le sue paure a sua cugina e così facendo riuscirà ad avere una crescita inimmaginabile.
Forse in questo primo volume, se Jack e Adaira sono da una parte i veri protagonisti, la storia di Torin e Sidra è quella che forse mi ha preso di più, perché ho trovato due personaggi maturi, che non si fanno limitare dal proprio passato e dal fatto di essere cresciuti in un determinato modo, ma con consapevolezza dei propri sbagli e dei propri rimorsi, cercano conforto l'uno nell'altra e rinascono come due Fenici. 
Infatti a mio avviso le storie di entrambe le due coppie sono ben bilanciate, anche se probabilmente nel secondo volume penso ci sarà un focus maggiore su Jack e Adaira che paradossalmente in questo volume non vengono più di tanto approfonditi in quanto ci si concentra di più sull'azione.

La storia è da subito avvincente, emozionante e piena di mistero, ammaliata dal mondo creato dall'autrice, dall'originalità degli elementi magici, dalla complessità dei personaggi così umani e tridimensionali, Il fiume incantato si è rivelato una bellissima lettura, dove elementi di avventura, di magia e d'amore si intrecciano alla perfezione creando un fantasy con un tocco di romance, perfettamente bilanciato con un finale dolce amaro che mi porta nello sperare nella pubblicazione il più imminente possibile del suo seguito.

XoXo
Chiara, Labotteghinadeisogni

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