giovedì 17 luglio 2025

Recensione "Amarsi in una casa infestata" di Matteo Cardillo

 Amarsi in una casa infestata
di Matteo Cardillo 

Informazioni Utili

titolo: Amarsi in una casa infestata
autore: Matteo Cardillo
genere: Horror fiction




Trama

In una casa infestata, affinché i fenomeni sinistri comincino a divenire eclatanti, è necessario darsi tempo. Accordare ciò che si sente coi movimenti del cuore, ciò che si intravede coi propri desideri. È l’inizio dell’estate quando il protagonista di questo romanzo, insieme a Gloria, Samira e Johann, si trasferisce nel condominio di viale XII Giugno, a Bologna.

Con l’arrivo dei ragazzi qualcosa nella casa si sveglia e si scuote per mostrarsi: figure bianche che balenano improvvise nel buio, bicchieri che scivolano dalle credenze, capelli tirati nel sonno e, ovunque, un odore di fiori marci che dai mandarini del viale segue gli inquilini fin nelle loro stanze. Anche quando le mura dell’appartamento cominciano a sussurrare fatti di sangue e storie di anime murate nel buio, i ragazzi continuano a vivere, ballare, fare sesso, innamorarsi e tradirsi. Ma la casa esagera, è famelica, risponde agli impulsi vitali di chi la abita con un pericoloso gioco di ombre impossibile da ignorare. È il protagonista senza nome il catalizzatore di tutto: la casa lo ha riconosciuto, lo desidera, vuole che ne scopra i segreti, fino a scendere dove nessuno si è mai spinto, al cuore dei traumi di entrambi.

Recensione

Amarsi in una casa infestata è un romanzo neboluso, indefinito eppure allo stesso tempo concreto, crudo e diretto. 

"In una casa infestata, affinché i fenomeni sinistri comincino a diventare eclatanti, 
è necessario darsi tempo."

Leggere questo libro non è un'esperienza come tante altre, non lo si legge per il piacere di scoprire un'avventura, ma Amarsi in una casa infestata è una vera e propria esperienza di lettura: unica e introspettiva per ogni lettore. E' il classico libro che lo si potrebbe leggere all'infinito e ogni volta scoprire qualcosa di diverso, sulla storia ma anche su di sè.

"Ora so che morti vogliono le stesse cose che vogliamo noi. I morti vogliono essere visti."

Come suggerisce il titolo, è una storia che parla di una casa infestata ma non è un maniero o una vecchia casa antica, si tratta di un'appartamento in piena zona centrale a Bologna. Già questo è un tratto che lo rendo un libro che si distacca dalla tradizione, ma un altro aspetto è il fatto che, pur parlando di spiriti, di morte di incorporeità, si afferma in maniera viscerale, cruda e sofferta la vita e il possesso del corpo. 
E' forte il legame che si percepisce tra corpo e incorporeità, della frenesia che caratterizza la vita, questa fame che contorce le budella e spinge ad affermare il possesso su un corpo che può essere stretto, toccato e vissuto. Il corpo come mezzo per affermare la vita, brutale, intensa, altalenante e piena.

Una cosa che mi ha colpito è stato il fatto che per tutta la narrazione, in prima persona, noi conosciamo tantissimi nomi ma mai il nome del protagonista, della voce narrante, come se questo fosse solo una proiezione di ciascuno di noi: dove ogni lettore può trovare una parte di sè, può donare una parte di sè, della propria anima, per andare a comporre il personaggio principale di questa storia.

"Ero arrivato pieno di sogni di speranze, e adesso gira pagavo pieno di paure e di angosce, 
cercando nel silenzio delle tre notti la soluzione alle mie crisi."

E' un romanzo che mi ha colpito per lo stile di scrittura e la forma narrativa, nonostante sia un romanzo d'esordio, l'autore dimostra di possedere una grande padronanza della parola, sa scrivere, sa comunicare messaggi, emozioni e sensazioni. Scrive di cose tangibili, magiche, esoteriche, sconvolgenti e travolgenti, con una prosa lapidaria, poetica, puntuale e impalpabile. Una dicotomia tra scarno e poetico, ricercato e colloquiale, che rende la scrittura di questa storia il vero punto di forza di questo romanzo.

"Vivere in una casa infestata, mi ha insegnato che non si dimentica mai veramente. 
Che tutto rimane latente, sia la luce che l'ombra."

Amarsi in una casa infestata mi ha fatta provare tantissime emozioni, mi ha lasciato turbata, confusa eppure appagata dalla consapevolezza di aver letto un romanzo originale, intenso e valido, in un periodo di pubblicazioni letterarie anonime, confondibili che seguono la moda. Forse avrei preferito una concretezza e una chiarezza maggiore nella seconda parte della storia e nella conclusione, ma alla fine sono consapevole che il romanzo ha questa potenza narrativa ed evocativa, proprio per il suo essere così intangibile, proprio come uno spirito, ma così potente e forte, come un corpo.

I richiami allo stile di scrittura, per esempio, della Jackson ci sono e li ho percepiti, apprezzandoli tantissimo e formulando proprio questo pensiero: "Se questa è la prima opera di Matteo Cardillo, non voglio immaginare cosa sarà in grado di scrivere con maggiore consapevolezza dovuta all'esperienza".

"La paura del cambiamento era più forte del mio amor proprio"

Inutile dirvi che ho apprezzato tantissimo questa lettura, amando lo stile di scrittura, la potenza narrativa e il fatto di aver parlato di fantasmi ma anche di vita, di amore, di problemi reali e concreti.

XoXo
Chiara, Labotteghinadeisogni

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