giovedì 24 ottobre 2024

Recensione "El hilo che ci lega"

El hilo che ci lega
di Raffaella Foresta 


Informazioni Utili
titolo: El Hilo che ci lega
autore/autrice: Raffaella Foresta
genere: romance 
auto-conclusivo/saga: 1 di 2
personaggi principali: Bea, Josè e Andrea
tropes: molti pov, office romance, age gap (7 anni), storia queer , social gap

LETTO IN COLLABORAZIONE CON L'AUTRICE

Trama
Roma e Madrid fanno da sfondo a un preciso momento della vita dei tre protagonisti: Bea, sensibile, fragile, insicura all’estremo. Non si sente davvero degna dell’amore di qualcuno, amici fraterni a parte; Andrea, bello, sicuro, ribelle. È il sesso l’unica cosa che lo avvicina a una donna. Ma per Bea sente di voler cambiare; José, bello, ricco, apparentemente glaciale dietro un ruolo che si è costruito per non deludere l’unica persona che non l’ha mai amato. Discendente da una famiglia importante e facoltosa, segue i dettami che il suo cognome gli impone. Finché non arriva Bea, che fa vacillare le sue convinzioni.
Il divario sociale tra loro non lo condiziona e da limite diventa opportunità. Ma l’amicizia tra Bea e Andrea complica la loro relazione.
Sarà come sempre un evento drammatico a rimescolare le loro carte.

Recensione
Tra le strade di Roma e di Madrid si intreccia la storia e la vita della nostra protagonista Bea che per lavoro è costretta a lasciare i suoi amici che sono la sua famiglia e trasferirsi a Madrid contenta da una parte per questa esperienza di lavoro ma anche impaurita e vulnerabile a causa delle sue grandi insicurezze.

A Roma lascia quelli che sono i suoi migliori amici che considera come fratelli e tra questi in particolare c'è Andrea con cui ha un legame intenso e particolare che da fuori può essere scambiato per un rapporto amoroso. Fin da subito ci è chiaro che il rapporto tra Andrea e Bea è molto forte, Bea fa riferimento ad Andrea per tutto, lo definisce lei stessa la sua linfa vitale vivono i simbiosi e Bea così stravagante e solare, nasconde un animo forte ma allo stesso tempo fragile ed Andrea è sempre pronto a supportarla, sostenerla e spronarla.

Grazie al multi pov conosciamo anche il punto di vista di Andrea e fin da subito ci è evidente che in realtà Andrea, donnaiolo per eccellenza, ha da tempo iniziato a nutrire un forte interesse per Bea e il suo sentimento di amicizia si è trasformato in amore. Ma ha paura e per questo non ammette i suoi sentimenti a Bea prima della sua partenza per Madrid perchè non vuole rovinare la loro amicizia e non vuole tanto meno precludere l'opportunità che è stata proposta a Bea di gestire il reparto italiano nell'azienda per cui decide di non dirle niente.

Ma il destino riserva delle sorprese inaspettate perchè Bea appena atterra a Madrid in ufficio incontra il suo nuovo capo Josè, bello come il sole, inarrivabile o almeno così pensa lei. Per una serie di circostante Bea e Josè, così diversi eppure attratti come una calamita, iniziano a conoscersi e non possono negare l'attrazione e la curiosità che immediatamente si è creata tra loro. 

La storia è molto scorrevole e ammetto che si è lasciata leggere con curiosità e senza drammi eccessivi che spesso si trovano nei romance, a parte una piccola parte nel mezzo che ho trovato leggermente di stallo, la narrazione è sempre fluida in maniera lineare e coinvolgente. Per essere un romanzo d'esordio l'ho trovato veramente originale e appassionante nella semplicità e nella quotidianità delle scene descritte.

Impariamo subito a conoscere Bea che è una ragazza solare, genuina, senza filtri, buona ma estremamente timidi e insicura, questo l'ha porta a chiudersi spesso in se stessa, a non approfondire troppo la conoscenza con le persone al di fuori del suo piccolo gruppi di amici e quindi a scappare dall'amore. Vive di emozioni semplici e genuine, non ama l'apparenza o il lusso, cerca e apprezza la bellezza delle piccole cose, guardando all'anima delle persone.

Sono questi aspetti che hanno colpito immediatamente Josè che non si aspettava di ritrovarsi come nuovo impiegato una piccola ragazza minuta e gracilina che in realtà è un piccolo uragano di spensieratezza, dolcezza e profondità. Rimane immediatamente colpito dal suo essere, dal fuoco che le vede dentro, dalla sua ingenuità e allo stesso tempo dal suo essere immune dalle cose esterne, dalle apparenze.

"Bea vive la vita con passione, e questo che mi piace di lei, che mi incuriosisce, che mi fa alzare per aprire la porta e guardarla mentre lavora ignara del mio interesse per lei. 
È lei, è proprio tutto di lei che mi sta facendo battere il cuore come un sedicenne che mi fa pensare che non so dove posare gli occhi per evitare che si accorga che la trovo bella. Tanto."

Capisce che si trova di fronte una persona rara e speciale che quando si apre e si fida di una persona, l'ha sentire amata in maniera incondizionata e capisce che è proprio quello che lui sta cercando perchè ormai è stufo delle storie inutili e senza senso improntate solo sulla superficialità. 
Lui così schematico, freddo e impostato si trova a far crollare piano piano i suoi muri e la sua corazza perchè l'uragano Bea è inarrestabile e la sua anima pura e bella l'ha rapito dal primo momento.

"Prima del tuo arrivo la mia vita era grigia. Vuota e priva di sentimenti. 
Nella mia testa avevo solo un obiettivo: il successo. 
Incontrarti mi ha aiutato a capire che una vita a colori è più emozionante."

Dall'altra parte, a Roma, abbiamo Andrea lui è uno spirito libero, ama gli sport estremi è un amico fedele e sincero che si dona anima e corpo alle persone a cui vuole bene. Il legame che ha con Bea è molto intenso e forte e quando si accorge di starla perdendo reprime ancora di più i suoi sentimenti e le dà dei consigli su come aprirsi e superare le sue insicurezze per farsi conoscere da Josè, mettendo da parte i suoi sentimenti perchè non l'aveva mai vista così felice e presa da qualcuno. 

"Forse sono sempre stato innamorato di lei. [...] Non so dirti cosa di preciso, ma quando l'ho vista trascinarsi dietro una tartaruga enorme ferita… Pesava più l'animale di lei! Eppure, non ha fatto un fiato e se l'ha trascinata fino alla spiaggia di recupero… Non lo so, Walter! 
L'ha fatto mille volte… Lo sai com'è con gli animali! Da quel giorno però l'ho guardata con altri occhi. È così: pazza e imprevedibile, innamorata dell'amore e della vita e io ho perso la testa e il cuore."

Tuttavia sul finale Josè capisce che Andrea è innamorato di Bea ed entrambi si faranno una guerra fredda e silenziosa per non perdere Bea, ignara lei di tutto ciò. Infatti Bea non aveva mai colto i segnali che Andrea le dava, convinta che entrambi si vedessero solo come due fratelli. 

Il finale, che avviene con un colpo di scena inaspettato, porterà sicuramente al secondo volume dove la nostra Bea oltre a superare le sue paure dovrà fare i conti con i suoi sentimenti e capire se quello che prova per Andrea è solo un'amore fraterno o se c'è altro e se quello che prova per Josè è vero amore come si sono detti.

Un romanzo che prima di parlare d'amore, parla di fiducia, di amicizia, di relazioni e di famiglia, scandagliando la vastità dei rapporti umani e facendo riflettere su quanto avere die veri amici e una famiglia non per forza di sangue sia importante e fondamentale per le persone.


XoXo
Chiara, Labotteghinadeisogni

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mercoledì 23 ottobre 2024

Recensione "La signora Morgentser e la cospirazione"

 La Signora Morgenstern e la cospirazione 
di Marcel Huwyler

Informazioni Utili

titolo: La signora Morgenstern e la cospirazione
autore/autrice: Marcel Huwyler
genere: giallo poliziesco 
auto-conclusivo/saga: terzo volume della saga della Signora Morgenstern [trovate la recensione dei due volumi precedenti sia sul blog che su IG]
personaggi principali: Violetta e Miguel
Trama

La vita scorre placida per Violetta Morgenstern, tra le visite all’anziana madre in casa di riposo e all’affascinante “fidanzato” in carcere, gli omicidi per conto della Tell, e i caffè bollenti con il collega ed ex mercenario Miguel. Il quale però una mattina non si presenta al lavoro senza preavviso, e quando ventiquattr’ore dopo ricompare nel proprio letto, non ricorda nulla di cosa gli sia successo e ha uno strano foro sulla mano e una puntura sul bacino.Nel frattempo, il nuovo incarico di esecuzione porta i due a operare nel monastero di St. Michael, proprio lo stesso in cui Miguel è stato abbandonato alla nascita. Ma qualcuno li precede. Chi ha eliminato la loro vittima designata prima che potessero agire? A quale scottante progetto stava lavorando il cardinale? Cos’aveva scoperto?Mentre dalle segrete stanze vaticane emergono scottanti verità sul passato e il presente della Chiesa cattolica, Miguel ha finalmente modo di aggiungere qualche nuovo tassello alla sua misteriosa storia familiare.Terzo volume della serie con la Signora Morgenstern.

Recensione 

In questo terzo volume, ambientato quasi un' anno dopo gli eventi narrati nel secondo volume la Signora Morgenstern e il tradimento, ritroviamo la nostra unica e inimitabile Violetta Morgenstern, ex insegnante in pensione, che lavora ormai felicemente alla Tell come assassino su commissione insieme al suo partner Miguel, ex soldato mercenario.

In questo volume oltre a seguire l'evolversi delle vicende personali di Violetta, che ha ritrovato finalmente sua madre, e delle ombre dal passato di Miguel che tornano a bussare alla porta facendolo scontrare non solo con il suo cuore dolorante ma anche con un passato di cui non sapeva niente e che lo destabilizzeranno e non poco, seguiamo anche un caso molto intricato che riguarda un membro molto importante del Vaticano.

Come se la vita privata di entrambi non fosse già complicata, Miguel e Violetta che sono la squadra più di successo della Tell devono fare i conti con un nemico segreto che proprio sotto ai loro occhi, ha eliminato il cardinale Ferrara, il loro obiettivo.

Alternando momenti di massima tensione, con vicoli ciechi e colpi di scena dietro l'angolo, a momenti di vita "privata" dei nostri due amati agenti, l'autore riesce a tenere sempre alta l'attenzione, coinvolgendo il lettore in una storia incalzante e scorrevole che si svolge tra la Svizzera e l'Italia.

Con questo volume, l'autore si è rivelato uno scrittore abile e di successo di gialli polizieschi impregnati di un sano umorismo di tipo black humor che personalmente adoro.

L'evolversi e l'approfondimento del rapporto tra Miguel e Violetta in questo capitolo si consolida, ormai tra i due c'è un legame molto forte, un'amicizia indissolubile che li rende complici, pratici ed efficaci. Entrambi, per via del loro lavoro, possono contrare solo gli uni sugli altri, confidandosi, aiutandosi e proteggendosi, rivelando la loro vera natura senza filtri.

Ho adorato veramente tanto questo volume in cui finalmente ho ritrovato l'alchimia che nel volume precedente non avevo trovato, tra Miguel e Violetta che sono i veri punti di forza di questa serie. Violetta è un personaggio unico, sagace, scaltro, divertente e pignola, che intrattiene perfettamente il lettore come un attore solista in scena. 

Ormai questa saga è diventata la mia comfort serie, amo le avventure narrate, lo stile di scrittura frizzante e allegro e i personaggi unici e perfettamente caratterizzati. Sono molto curiosa di leggere le prossime avventure che riguardano la coppia Violetta - Miguel, nella speranza che vengano tradotti il prima possibile.

Ringrazio la casa editrice e Roberta che mi hanno permesso di ricevere il libro addirittura in anteprima e di collaborare sempre con loro.

XoXo
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giovedì 17 ottobre 2024

Recensione "Twice - doppio gioco"

 Twice - Doppio gioco
di Carmen Weiz


Informazioni Utili

titolo: Twice - doppio gioco
autore/autrice: Carmen Weiz
genere: romance con un tocco di suspance 
saga/auto-conclusivo: auto-conclusivo ma fa parte della serie Swiss Angels ed è il terzo volume
personaggi principali: Sven e Teresa
Doppio P.o.v: Teresa e Sven (ma ci sono alcuni capitoli anche dal punto di vista di William)
ebook: 2,69€ disponibile gratuitamente con l'abbonamento di Kindle Unlimited 
cartaceo: 12,90€ su Amazon (è possibile ordinarlo anche nelle proprie librerie di fiducia) e 6,00€ sul sito dell'autrice
TW: abuso, violenza psicologica, ricatto, violenza domestica e morte

Trama

Si dice che le apparenze ingannino... Lo sa bene Sven che, dopo aver vissuto di stenti come un senzatetto quando era solo un ragazzino, ha avuto la fortuna di essere adottato dalla famiglia Engel. Sven, ormai adulto, lavora come agente presso l’unità di élite Skorpion, una delle più importanti forze della polizia di Zurigo. Grazie al suo passato, il suo comandante lo coinvolge in un’indagine come agente infiltrato per smascherare un'organizzazione criminale che traffica stupefacenti all'Università di Zurigo. Il principale sospettato è William Thompson, il figlio di uno dei più importanti avvocati della Svizzera, e Sven, insieme al collega, l’agente Andre Lehmann, sarà incaricato di fare luce su questo intricato caso. Sven sa quali siano i pericoli, è consapevole di cosa significhi essere considerato un emarginato, però non sa cosa accadrà quando, nel corso dell’indagine, si sentirà sempre più attratto da Teresa, la fidanzata del principale sospettato, l’unica ragazza su cui non avrebbe mai dovuto posare gli occhi. Il desiderio di Sven nei suoi confronti cresce sempre di più, in un turbinio di passione proibita che non ha mai sperimentato e non osa nominare.

Recensione 

Prima di iniziare con la recensione ci tenevo a fare i miei complimenti all'autrice per la delicatezza, il tatto e la profondità con cui ha raccontato una storia così importante e attuale, scandagliando nel profondo l'animo e la mente umana sia della vitta che del carnefice, denunciando la gravità e la dannosità della violenza psicologica in una relazione tossica e violenta.

"questo libro è dedicato a tutte le donne che hanno lottato e si sono ritrovate sull'orlo del precipizio, desiderosi di lasciarsi andare e porre fine alle loro sofferenze, ma che, in qualche modo, hanno trovato il coraggio di riprendere in mano la propria vita e combattere ancora una volta. Le vere eroine siete voi. Coloro che sono state cacciate, abbandonate mentre erano deboli, ma che sono ritornate ancora più forti di prima, pronte a essere nuovamente se stesse. Mi inchino davanti a voi. - Carmen Weiz"

La storia vede come protagonista maschile Sven, figlio adottivo della famiglia Engels, che scappato da un padre violento ha vissuto per strada per un periodo provando la fame e il freddo, senza nessun tipo di aspettativa per il futuro desiderando quasi di non svegliarsi più. 

"si diceva che tutte le famiglie felici lo erano allo stesso modo, dall'altra parte si era convinti che quelle infelici lo fossero in modo diverso. Poteva anche essere vero, ma una cosa la sapevo per certo: tutti i genitori violenti erano uguali e si lasciavano dietro una scena di dolore e sofferenza che perdurava per tutta la vita di coloro che erano stati vittima di abusi."

L'incontro con Marion Engels gli cambierà la vita e gli farà capire cosa significa essere amati, protetti, appoggiati e supportati... cosa significava avere una famiglia. Ha frequentato l'accademia per diventare poliziotto e all'età di 25 anni si trova a dover affrontare il suo primo incarico di agente sotto copertura infiltrato all'università di Zurigo come agente sotto copertura per tenere sotto controllo William studente di giurisprudenza e figlio di una delle famiglie inglesi più influenti e ricche d'Europa, indiziato principale per l'indagine di spaccio e di abusi sessuali su ragazze anche minorenni. 

"quel giorno sul ciglio della strada, mi ero ripromesso che, una volta diventato adulto, avrei trovato un lavoro e l'avevo fatto. Non era soltanto umile e onesto, era il mio modo di aiutare gli altri. Avevo una famiglia che mi amava in modo incondizionato, una dimora, anche se si trattava di un piccolo appartamento, era tutto mio, acquistato con i soldi del duro impegno che avevo messo nel raggiungere il mio obiettivo. Ma la cosa più importante era che non mi ero mai abbassata a cercare l'uomo responsabile del mio abbandono..."

Teresa è una giovane ragazza di ventitre anni che è arrivata in Svizzera come ragazza alla pari, dopo un'anno riesce ad ottenere una borsa di studio e iscriversi all'università. Si trova a frequentare il suo ultimo semestre prima della laurea e sta attendendo di essere ammessa al tirocinio per poter terminare il suo percorso di studi e nel mentre lavora come cameriera in un bar vicino all'università. 
E' sempre stata una ragazza molto ingenua, dolce con zero esperienze in fatto di ragazzi e quando al primo anno incontra William che la tratta come una principessa, la venera e l'aiuta nel momento più brutto della sua vita, le sembra di aver vinto alla lotteria. Ma come si dice i mostri peggiori sono quelli che si nascondono dietro alla facciata del bravo ragazzo e che riescono a manipolare tutti coloro che ti circondano portandoli a credere che lui sia il ragazzo perfetto. 
Teresa dopo quasi tre anni di relazione non riconosce più il ragazzo che ha al suo fianco, ragazzo che da continue feste a quella che è casa "loro, ragazzo che la usa solo per sfogare i suoi appetiti sessuali, ragazzo che dietro a carezze e paroline dolci le lascia intravedere il ragazzo perfetto che era, portandola ad ancorarsi ad un ricordo. 

"osservava la pioggia meravigliata, al posto degli occhi aveva due topazi brillanti e, per un momento riuscì a capire cosa avesse visto William in lei: era come i primi raggi di sole caldi che fendevano le nuvole dopo un lungo e freddo temporale"

Teresa infatti vorrebbe andarsene, sente di essere oppressa, sente di essere manipolata e di starsi spegnendo, ma non ha le possibilità economiche per vivere da sola in Svizzera e ad un passo dalla laurea vuole cercare di resistere, nella speranza che ottenendo un lavoro e andando a vivere da sola le cose magari con William si possano in qualche modo risolvere. 
Tuttavia, più il tempo passa più Teresa si sente intrappola, si sente annientata, sente di essere un oggetto e non più una donna, non riconosce più in William il ragazzo dolce amorevole che aveva conosciuto nei primi mesi di relazione però allo stesso tempo non avendo vere amicizie e non avendo vicino a sé neanche la sua famiglia si sente sola e senza nessun tipo di speranza. William con attacchi sempre meno velati di violenza, le fa intuire che per lei sarebbe impossibile allontanarsi da lui, la fa sentire totalmente dipendente e succube. 

"negli ultimi mesi avevo provato a negare le prove che, giorno dopo giorno, venivano poste davanti agli occhi. Avevo pregato e sperato con tutto il cuore che la situazione, che avevo già vissuto una volta, non si ripetesse. Purtroppo, però, le preghiere la speranza non erano mie alleate. Tuttavia, dalla mia parte avevo l'unica certezza che non avrei mai voluto avere, montarlo che mi scavava la mente da parecchio tempo: William era coinvolto in qualcosa di cui sarebbe stato meglio e sarà la larga."

Teresa si sta spegnendo, non riesce quasi più a trovare la forza per andare avanti, cerca solo di passare meno tempo possibile in quella che lui gli aveva fatto passare per casa loro, ma che le sta facendo capire che in realtà è casa sua e lei non ha nessun tipo di voce in capitolo in quello che riguarda chi o meno far entrare in quella casa. Con continue feste ogni sera, lei ha anche paura a dormire, non può neanche rifiutare le avances sessuali che William le fa nel cuore della notte, perché praticamente neanche tenta di chiedere se è d'accordo, per cui si lascia scivolare addosso i giorni passando tutti i pomeriggi a studiare e a lavorare nella speranza di resistere e terminare quest'ultimo semestre di università. 

"il dolore mi scuoteva ed era come se mi trovassi in mezzo a un uragano, senza riparo, speranza o scelta. Piansi per me stessa perché continuava a stargli accanto nonostante la persona che era diventata, ma soprattutto perché per quanto desiderassi andarmene, non avevo via d'uscita."

Le cose però, cambiano quando Teresa conosce Theo, ovvero il nostro Sven, agente sotto copertura, perché lui fin da subito la guarda con un'intensità e con una premura che mai nessuno ha avuto nei suoi confronti. Theo con poche parole, frasi anche abbastanza enigmatiche, risultando l'opposto sia fisicamente che caratterialmente di William, in qualche modo le dà un senso di sicurezza e quando scoprirà che in realtà è entrata a far parte del giro di amici e colleghi di William è ben determinata da stargli alla larga.

Sven dal loro primo incontro, legge negli occhi di Teresa la sofferenza, la paura, la fame... tutte emozioni a lui note che ha vissuto in prima persona e nonostante si ripeta di rimanere lucido e razionale per portare a termine la missione, si ritroverà a cercare il suo sguardo, a seguirla e a proteggerla anche in maniera indiretta. 

"amavo il mio lavoro e non avevo mai dubitato delle mie scelte, almeno fino a quando lei non era entrata nella mia vita. Stavo riversando tutto me stesso in quell'incarico, ma la mia vera natura stava interferendo con il mio alias e non avevo idea di come evitare che la situazione precipitasse. Ciò che provavo per lei, ciò che avrei voluto dire o fare non mi lasciavano agire con tranquillità e nel modo più fruttuoso per il caso. (…) Non riuscivo a ragionare quando le stavo vicino, era come se la mia mente si è annebbiasse e il quale prendesse il sopravvento, facendomi perdere la ragione."

Ma quando comprende che in realtà le scene che vede di Teresa e William che da fuori sembrano la coppia più amorevole del mondo, sono solo una copertura e che Teresa in realtà sta fingendo per sopravvivere sarà impossibile per lui non intervenire a cercare di diventarle quantomeno amico.

In un susseguirsi di colpi di scena, momenti di grande introspezione, di descrizioni di anime fragili e rotte che si incontrano si riconoscono e si proteggono, Twice doppio gioco, è un romanzo che rapisce il lettore fin dalla prima pagina per il forte impatto emotivo delle scene descritte, per la forte empatia che si instaura con i personaggi e per la trama fitta di colpi di scena.

Teresa è un personaggio che mi è entrato veramente nel cuore, più volte nel corso del romanzo mi sono fermata e provavo l'impulso di volerla quasi abbracciare, è una ragazza così sola, così schiacciata dalla vita e dagli abusi psicologici e fisici di un ragazzo che invece di amarla la usa come una bambola di pezza, che veramente il mio cuore si è stretto.

"era quella la differenza più grande tra i due uomini che avevano rappresentato qualcosa nella mia vita: William mi aveva sempre ingabbiato, Sven, al contrario, mi aveva donato delle ali che mi avrebbero permesso di volare in qualsiasi momento"

Sven è un uomo che ha fatto del suo dolore e del suo passato traumatico, la sua forza per essere la versione migliore di se stesso, ha colto appieno le opportunità positive che la Vita gli ha posto per cercare di lasciarsi alle spalle una famiglia, un padre, violento oppressivo e che non l'ha mai amato.
Sven è stato un bambino vittima di abusi, che però non ha chiuso il suo cuore e non ha mai perso la speranza anche nei momenti in cui desiderava semplicemente lasciarsi andare e non svegliarsi più.

Sven e Teresa si sono riconosciuti al primo sguardo, hanno intuito di avere un passato più simile di quello che all'apparenza dimostravano. Si sono osservati, studiati, riconosciuti e amati in maniera delicata, fatta di piccoli sguardi, carezze velate, piccoli messaggi segreti… Si sono aspettati hanno cercato di superare i propri traumi e le vicende drammatiche che gli hanno lacerati nel profondo, per poi ridonarsi e costruire insieme la loro vita, mettendo finalmente da parte la sofferenza e gli abusi che avevano caratterizzato la loro prima parte di vita. 

"so che dovrai sentirmi in colpa per il modo in cui ti ho conosciuta, ma non ci riesco Tess. Non mi stancherò mai di ringraziare Dio per averti messo sulla mia strada. La prima volta che ti ho visto, ho pensato che i tuoi occhi fossero tristi. Ora, invece, quando ti guardo riesco a vedere tutto ciò che stavi cercando disperatamente di salvare. Sei perfetta così come sei."

Che dire è un romanzo scorrevole, estremamente introspettivo, emozionante e coinvolgente che fin dal prologo suscita emozioni molto forti nel lettore. 
In ogni romanzo Carmen Weiz dimostra di essere una scrittrice eccezionale nell'indagare e scandagliare l'animo umano, cogliendo ogni sua sfaccettatura, parlando sempre di come il mostro più cattivo è proprio l'uomo stesso, ma di come nel mondo esistono anche delle brave persone, delle anime bianche, pronte ad aiutare il prossimo.
Nei suoi libri riesce sempre a descrivere sia il peggio che la vita umana può dare alle persone, ma allo stesso tempo anche il meglio, riesce a dare speranza perché in ogni sua storia c'è un lieto fine, lieto fine a cui si arriva combattendo con le unghie con i denti, provando sulla propria pelle il dolore e la sofferenza, per poi apprezzare le piccole cose e l'amore puro e incondizionato.

Ringrazio ancora la casa editrice, la quest book community e naturalmente Carmen Weiz per la possibilità di collaborare ancora con loro e di aver letto questo piccolo gioiellino.

XoXo
Chiara, Labotteghinadeisogni

Link diretto al sito di Carmenn Weiz dove è possibile acquistare i suoi libri 
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Recensione "La profezia del cerchio"

 La profezia del Cerchio  di Marina Galatioto Informazioni Utili titolo: La profezia del cerchio autore/autrice: Marina Galatioto genere: fa...