mercoledì 12 marzo 2025

Recensione trilogia "La sindrome di Didone"

 La Sindrome di Didone 
di Christina Mikaelson 


Informazioni utili 

titolo: La Sindrome di Didone
autore/autrice: Christina Mikaelson
auto-conclusivo/saga: trilogia Tracotanza - Superbia - Ira
genere: romance young adult
personaggi principali: Cat e Adriano






Trama primo volume Tracotanza

Puoi amare chi ti sfida di continuo a perdere il controllo? Caterina Farnesi frequenta l'ultimo anno di liceo classico. È una ragazza spigolosa e saccente, che non vuol perdere tempo dietro ai ragazzi. Purtroppo, però, ha una cotta per il suo migliore amico Leonardo, a sua volta fidanzato con Beatrice, compagna di banco di Caterina. Una mattina, quest'ultima scopre un segreto scottante su Adriano Greco, il popolarissimo rappresentante d'istituto. Lui è tutto ciò che Caterina detesta, ma lei approfitta di questa occasione per ricattarlo e chiedergli di fingersi il suo ragazzo per fare ingelosire Leonardo. Tuttavia, col passar del tempo, si rende conto che Adriano è come un libro dalla copertina bellissima che non permette a nessuno di leggere la sua storia, forse per paura che qualcuno si accorga che è molto diverso da come appare. E se alla fine la finzione si mischiasse con la realtà e Caterina capisse che Adriano non è affatto terribile come credeva?

Recensione 

La Sindrome di Didone è una trilogia young adult che si snoda nell'ultimo anno di liceo, classico, di Caterina Farnesi una ragazza che da tutti viene definita saccente, intransigente, poco espansiva, disinteressata dai classici passatempi degli adolescenti. E' una ragazza estremamente dedita allo studio che per lei è la cosa più importante insieme ai voti, ai giudizi dei professori, che sono le cose che la fanno sentire completa e le danno la sicurezza di avere tutto sotto controllo. Ecco Caterina, detta Cat, è una ragazza che ama avere tutto sotto controllo, tenere nascoste le emozioni e andare dritta come un treno senza farsi distrarre da niente e da nessuno.

Ma è proprio all'ultimo anno di liceo che Cat deve fare i conti con i sentimenti sempre più schiaccianti che prova per il suo migliore amico Leonardo, fidanzato della sua compagna di banco non che amica. E' combattuta da una parte vorrebbe attirare la sua attenzione, farle vedere che anche lei è una ragazza, ma dall'altra è decisa a nascondere tutto perchè non ha tempo per le distrazioni e tanto meno per i problemi adolescenziali che ha sempre visto distrarre le sue compagne di classe.

Ma un giorno le cose cambiano quando Cat scopre che anche Bea e Leo, gli unici due suoi amici, condivido i pensieri cattivi di tutta la scuola sul suo conto: che lei è una frigida, bacchettona che nessuno amerebbe mai. Lei che non ha mai dato peso alle critiche e alle offese dei suoi compagni, si sente crollare la terra sotto ai piedi e spinta da una rabbia cieca e disperata, decide di obbligare Adriano, a causa di un segreto che solo lei sa, il ragazzo più popolare dell'istituto, il più amato, il più donnaiolo, il ragazzo che più odia di tutta la scuola, ad essere il suo ragazzo.

Queste sono le premesse del primo libro, la cosa che mi ha colpito è stata la naturalezza delle scene descritte e la sincerità, oltre che schiettezza, della caratterizzazione dei personaggi che ho trovato estremamente veri e umani. Sono ragazzi adolescenti, immaturi, a volte troppo, a volte molto maturi, che sono incerti per il futuro, che hanno paranoie sul loro fisico, sui loro amici e sui loro amori. Sono adolescenti che cercano di seguire i loro istinti, di conoscere sè stessi e sopratutto che sbagliano, commettono errori, cercano di rimediare e sopratutto cercano di capire chi essere e che cosa essere.

Lo stile di scrittura è scorrevole, molto, l'autrice, scrivendo in terza persona, alternando punti di vista di Cat, Adriano, Bea, Leo, Micaela (l'amica a distanza di Cat), Nicola e Fabrizio racconta le vite, le emozioni e le differenze di ragazzi che stanno per diventare maggiorenni e che hanno il mondo in mano. 

La cosa, ripeto, che mi è piaciuta di più è stata la semplicità e la verità che si percepisce nella narrazione, la quotidianità degli adolescenti che vanno a scuola, fanno sport e dedicano il loro tempo agli amici. Ho apprezzato molto il modo in cui si parla di come i ragazzi scoprono i primi amori, le prime passioni, le prime delusioni, di come si è inclini ad essere plateali e introversi allo stesso tempo su ciò che riguarda i sentimenti più intimi.

Il secondo volume l'ho trovato sempre molto scorrevole di transizione, in cui Cat inizia a prendere coscienza di alcuni suoi sentimenti, cerca di opporsi, di essere razionale, di non perdere di vista i suoi obiettivi, ma più conosce il vero Adriano, più capisce che non è il ragazzo duro e strafottente che vuole apparire, ma che c'è molto altro, e questa la porta ad avere sentimenti e un'attrazione fisica che non aveva mai provato prima. Ho apprezzato che in questo volume si sia dato spazio anche ad altri personaggi tra cui Nicola, un giovane ragazzo, che in maniera impacciata, rivela a Cat di essere gay ma di non avere il coraggio di ammetterlo pubblicamente.

Quest'ultima tematica viene approfondita meglio nel terzo volume in cui si affrontano meglio queste tematiche, si accenna anche ai disturbi alimentali, ma in maniera velata. Nel terzo volume devo dire che Cat e Adriano hanno messo a dura prova la mia pazienza: entrambi hanno fatto di tutto per negare la realtà di fatti, si sono fatti del male in maniera gratuita, hanno messo in mezzo terze persone in maniera infantile, rappresentando al meglio la mentalità degli adolescenti che spesso sono molto irrazionali e immaturi. Questo terzo volume mi ha coinvolto tantissimo, mi ha fatto arrabbiare molto, mi ha fatto perdere la pazienza, mi ha fatto provare tenerezza e devo dire che mi hanno coinvolto tantissimo trascinandomi all'intero di dinamiche adolescenziali, leggendo situazioni buffe, dolci, dolorose e cariche di passione. Infatti in questo terzo volume le scene e le allusioni piccanti sono veramente tante e presenti in maniera più massiccia rispetto ai due volumi precedenti (nel secondo volume ci sono alcune scene, mentre nel primo ci sono solo dei leggeri accenni).

Essendo un romanzo con protagonisti degli adolescenti e rivolto ad essi, molte tematiche vengono solo sfiorate e quelle più toste vengono "liquidate" per non appesantire troppo la narrazione, da una parte lo capisco e lo trovo giusto, dall'altra forse un pò più di approfondimento non avrebbe fatto male, ma ripeto è una cosa soggettiva e comprensibile se considerato il target e l'età dei protagonisti.

L'ultima cosa che ci tengo a sottolineare è stato il fatto che rispetto a tanti altri young adult dove i protagonisti tutto sembravano tranne che degli adolescenti, che vivevano situazioni al limite del reale molto forzate e snaturate, la sindrome di Didone l'ho trovato appunto molto più veritiero e calzante, riuscendo a descrivere e a ridare al lettore un quadro veritiero di quella che è l'adolescenza. Naturalmente non si vuole generalizzare questa cosa, tantomeno lo voglio fare io, ma nel modo in cui è descritto l'adolescenza di un gruppo di ragazzi, l'ho trovata molto reale a quella che poi è nella realtà.

XoXo
Chiara, Labotteghinadeisogni 

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