domenica 29 settembre 2024

Recensione “la biblioteca delle ombre - una ghost story”

 La Biblioteca delle ombre
di Rachel Moore


Informazioni Utili 

Titolo: la biblioteca delle ombre 
Autore/autrice: Rachel Moore
Genere: romanzo fantasy ya 
Auto-conclusivo/serie: auto-conclusivo
Personaggi principali: Este e Mateo 

LETTO IN COLLABORAZIONE CON LA CE

Trama 

Radcliffe Prep è la terza scuola più infestata del Paese, dove la scomparsa di uno studente non è cosa rara e nessuno osa restare in biblioteca dopo il tramonto. Este Logano si iscrive con la speranza di ritrovare il padre morto. Non letteralmente, ovvio, ma frequentare la sua stessa scuola sembra essere la migliore speranza di capire chi fosse. Qui incontra Mateo, che, a quanto pare, è un fantasma a tutti gli effetti. E per di più uno di quelli fastidiosi e irritanti da morire. Quando coinvolge Este nel furto di un libro raro dalla torre segreta della biblioteca per poi sparire, lei dovrà rintracciarlo per non essere espulsa dalla Radcliffe prima di aver trovato le risposte che stava cercando. Ma seguire le orme del padre potrebbe rivelarsi più pericoloso di quanto avesse previsto. Mentre indaga sui passaggi segreti, i tunnel nascosti e le sale infestate della biblioteca, scopre che le sparizioni degli studenti non sono solo una leggenda. E la prossima vittima potrebbe essere lei stessa.

Recensione 

Le premesse di questa storia sono fantastiche e molto interessanti perché la storia è ambientata in una scuola molto elitaria in un maestoso e antico edificio dei primi del novecento che ha visto negli anni scompartire misteriosamente numerosi studenti e adesso vanta il primato di essere tra gli edifici più infestati dello Stato. Attira studenti da ogni parte d’America per il suo programma di studio, per la sua vastissima biblioteca e per la sua storia, ma il motivo che spinge la nostra protagonista a candidarsi per entrare sono differenti. Lei infatti spera di trovare un legame con il padre, scomparso da poco, che le ha sempre detto che i suoi anni migliorie li ha trascorsi proprio lì.

"Erano passati tre anni, ma ancora non gli sembrava giusto, nonostante il tempo trascorso. Suo padre avrebbe dovuto essere definito da verbi attivi. Era il genere di padre che le leggeva le storie della notte e che incollava di nuovo le pagine quando lei li rendeva eccessivamente sottili per averle sfogliate troppo. Era un padre che organizzava a caccia al tesoro in casa, che le preparava un dessert per colazione e la colazione per cena. Eppure tutto quello che gli era rimasto di lui erano dei verbi al condizionale, gli avrebbe avuto egli avrebbe potuto."

E' un romanzo che si è rivelato essere allo stesso tempo molto suggestivo per le ambientazione la storia e allo stesso tempo un romanzo cozy perfetto insomma per chi vuole una lettura spettrale ma anche dolce.
Andando con ordine:

- PRO 

L’ambientazione è veramente suggestiva e immersiva, si respira perfettamente l’aria di una ghost story con questo edificio con torri, biblioteche immense, quadri antichi, statute, guglie, misteri… ricco di luoghi oscuri e misteriosi. L’ambientazione diventa quasi la vera protagonista della storia e devo dire che l’autrice è stata brava a renderla su carta senza però appesantire la narrazione che ho trovato molto scorrevole e dinamica incentrata molto sull’azione.

La storia in generale per quanto si basi su una trama magari vista e rivista (scuola infestata da fantasmi), poi prende un risvolto molto originale e “umano” tessendo le fila di un racconto scorrevole, accattivante, pieno di azione, indagine e anche di corsa contro il tempo che rende impossibile staccarsi dalle pagine.

- CONTRO

Essendo un romanzo young adult ho trovato l’evoluzione dei personaggi e le interazioni tra loro un pò superficiali e in netto contrasto con l’ambientazione e la storia che si stava narrando. Altra cosa che non mi ha convinto è stata la mancata caratterizzazione vera e propria dei personaggi specialmente quelli secondari che sono stati utilizzati veramente come delle comparse mediocri per rendere più ricca la scena.
Questo ha influito poi per forza di cose sula risoluzione del caso e sullo scontro finale che ho trovato affrettato, approssimativo e poco d'impatto perdendo le caratteristiche da romanzo gotico e soprannaturale, un pò spaventoso che aveva all’inizio e nel corso anche dello svolgimento della trama.

-NI 

L’inserimento della storia d’amore a mio avviso è stato affrettato perchè come tutto ciò che riguarda i personaggi l’ho trovato gettato lì per caso, senza una vera costruzione del legame, con una vera e propria conoscenza di Este e Mateo.

"era Este, che cercava Mateo tra gli scaffali, che li sussurrava in fondo all'aula, che chiudeva gli occhi quando le labbra respiravano la pelle soffice della mano, come se potesse durare. Era amore e lo era sempre stato."

In conclusione ho trovato la storia con delle ottime premesse e un’ambientazione veramente suggestiva che attira subito l’attenzione del lettore, un ritmo narrativo molto scorrevole e incalzante, ma che purtroppo è rimasta sempre in superficie… ecco manca di profondità e di maggiore introspezione per quanto riguarda i personaggi. La storia era veramente originale e anche parecchio emotiva, a tratti drammatica, ma tutta questa velocità e il fatto di essere così tanto in superficie ha reso la storia nel complesso troppo vaga e approssimativa  lasciandomi per così dire insoddisfatta.

"quando ami qualcuno, è come se costruisce una biblioteca e la riempie di scaffali.non importa quanti anni siano passati da quando Austen scrisse Emma o Fitzgerald scrisse di qua dal Paradiso. Possiamo ancora prenderli dei ripiani e metterci di nuovo nelle parole, le stesse del giorno in cui sono state scritte. Tutti gli anni e i ricordi sono ancora lì, catalogati dentro di noi."

In generale però leggendo il sottotitolo una ghost story devo dire che nell’insieme la storia funzione, sembra proprio uno di quei racconti dal finale dolce e pieno di speranza, dove il bene sconfigge il male, che si racconta la sera davanti al fuoco per intrattenere un gruppo di ragazzini spaventandoli un pochino, rendendoli curiosi e in trepida attesa per scoprire come si evolve la storia, lasciandoli poi con un sorriso.
Se avete voglia di leggere una storia scorrevole, da potersi godere in poche ore, che sia ambientata in una scuola con fantasmi e un mistero da scoprire, allora vi consiglio questo romanzo breve. 

XoXo
Chiara, labotteghinadeisogni 

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Recensione "Half of Soul - metà di un'anima"

 Half of Soul 
di Olivia Atwater


Informazioni Utili

titolo: Half of Soul 
autore/autrice: Olivia Atwater 
genere: fantasy 
saga/auto-conclusivo: auto-conclusivo
personaggi principali: Theodora e Elias 

Trama 

Da quando è stata maledetta da un fae che le ha rubato metà dell'anima, Theodora Ettings non sente più emozioni come paura o imbarazzo, cosa che la espone a ogni tipo di scandali involontari nella raffinata Inghilterra dell'epoca Regency. Per questo, l'unico obiettivo di Dora per la stagione mondana londinese è quello di non attirare l'attenzione e non compromettere le possibilità di sua cugina di trovare un marito. Ma quando Lord Elias Wilder, il Lord Sorcier d'Inghilterra, viene a sapere della sua condizione, Dora si trova trascinata in tumultuose vicende di maghi e creature fatate. Lord Elias è un uomo bellissimo, bizzarro e incredibilmente sgarbato, ma gira voce che compia tre prodigi inverosimili ogni giorno, ed è disposto ad aiutare Dora a recuperare la sua metà mancante. Se il buon nome di Dora riuscirà a sopravvivere sia alla maledizione che la tormenta che al nuovo legame con l'uomo meno amato di tutta l'alta società londinese, forse la ragazza potrà reclamare il suo legittimo posto nel mondo; ma quanto più tempo Dora passa con Elias, tanto più comincia a sospettare che, in fondo, per innamorarsi può bastare anche metà anima... Con un racconto extra: il prequel il Lord Sorcier.

Recensione 

Bridgerton incontra i fae! Che dire le premesse mi avevano incuriosito fin da subito ma devo dire che non mi aspettavo chissà quale romanzo e invece sono rimasta piacevolmente sorpresa. 
"Half of Soul" è un romanzo che parla di diversità, di accettazione di sè, di amore e di famiglia. Con una delicatezza disarmante e una storia semplice ma appassionante, l'autrice è riuscita a creare un piccolo gioiellino, una favola moderna che oltre a far sognare ci insegna che la diversità non deve essere nascosta ma deve essere abbracciata e considerata come un pregio, una caratteristica unica di sé che ci rende unici e speciali.

La nostra Theodora ha metà anima e la parte che le è stata tolta è quella relativa alle emozioni, non prova niente e per questo non ha filtri di nessun tipo e non viene vista di buon occhio dalla società dell'epoca Regency legata a regole ferree dell'etichetta. Ma Theodora ha l'amore di Dora, sua cugina, che l'appoggia e la difende sempre e cerca sopratutto di non farla sentire uno scarto della società a differenza di sua zia che invece cerca di relegarla agli angoli della famiglia e di nasconderla agli occhi di tutti.

Ma Theodora si ritroverà a voler aiutare a tutti i costi sua cugina Dora per trovare marito, incurante della sua condizione, quindi cercherà di aiutarla in società cercando di recitare di essere normale e avere le emozioni al posto giusto. L'incontro con Elisa, Lord Sorcier, mal visto dalle donne della società per i suoi modi scanzonati e la sua mancanza di interesse per le regole sociali, farà capire a Theodora che forse non è vero che non prova nessun sentimento. 

Theodora è una ragazza semplice e genuina, vive una vita forse più reale di tanti altri, perchè il non avere emozioni non vuol dire essere apatiche, ma vuol dire non riuscire a provare sentimenti di circostanza, finti e poco utili, ma prova solo i sentimenti più profondi, più veri, che risiedono nel fondo delle nostre anime.

Oltre ad una componente romance e d'introspezione, abbiamo anche una sotto trama mistery veramente interessante, perchè in questa storia non abbiamo i fae belli e attraenti, ma abbiamo dei veri e propri mostri, calcolatori che vedono negli esseri umani degli animaletti, delle creature deboli e insignificanti. Elias e Theodora si troveranno a collaborare per cercare di scoprire come curare una misteriosa malattia che sta colpendo i bambini dei ceti sociali più poveri e che sembrano essere caduti in un sonno profondo dal quale non riescono a svegliarsi.

La storia tra momenti più frivoli fatto da balli, corteggiamenti, cene e corteggiamenti e momenti più seri di lotta, di accettazione di sé, di descrizione cruda e nuda dei problemi che affliggeva la società sia dall'allora che di adesso, rendono questo libro una storia completa, appassionante, sognante e cruda, magica e tremendamente realistica. 

Nell'edizione italiana inoltre è presente sia un racconto prequel che racconta la vita di Elias e ci aiutano a comprendere il suo essere così impostato, menefreghista, autoritario e spietato e un racconto sequel che invece ci racconta di come Theodora e Elias si siano completati a vicenda, colmando le proprie lacune e creandosi una loro vita fatta di amore vero, di sentimenti spontanei e di vita reale spogliata di quei fronzoli e di quei elementi di apparenza che invece caratterizzava la vita mondana dell'ottocento.

XoXo
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giovedì 12 settembre 2024

Recensione "My lady Jane"

 My Lady Jane 
di C. Hand, B. Ashotn e J. Meadows


Informazioni Utili

titolo: My lady jane 
autore\autrice: C. Hand, B. Ashotn e J. Meadows
genere: fantasy storico
saga\auto-conclusivo: 1 di una serie di romanzi auto-conclusivi 
personaggi principali: Re Edward, Lady Jane e Guildford

Trama

My Lady Jane è ora una serie su Prime Video! Edward è il re d'Inghilterra. Ed è anche sul punto di morire, condizione non del tutto adeguata a un sedicenne che preferirebbe assaporare il suo primo bacio e non pianificare la linea di successione alla corona. Jane, o meglio Lady Jane Grey, è la cugina di Edward, ma alla vita di corte e al solo pensiero di un possibile marito preferisce immergersi tra le pagine dei suoi amati libri. Purtroppo per lei, Edward ha pensato proprio a Jane per il matrimonio che garantirà alla corona di restare in famiglia. Guildford è lo sposo prescelto, ed è un E∂ian. La sorte ha benedetto gli E∂ian (o maledetto, a seconda del punto di vista) donando loro il potere di passare da una forma umana a una animale, e Guildford trascorre le ore dall'alba al tramonto come nobile destriero. Mentre l'attrazione e la tensione saranno sempre più difficili da governare per entrambi, anche il cuore del regno sarà messo a dura prova. Con Jane sul trono, gli imprevisti e le cospirazioni sono dietro l'angolo. Peccato che nessuno abbia davvero capito che Jane è molto più della classica damigella in pericolo...

Recensione 

Mi sono approcciata a questo romanzo dopo aver visto la serie tv curiosa di sapere le vicende che nella serie non erano state inserite, in quanto il romanzo è auto-conclusivo (ha il suo inizio e la sua fine) mentre la serie tv ha un finale più aperto.

Il romanzo è molto scorrevole e anche originale proprio per il modo in cui è stato scritto; infatti le autrici hanno usato una prosa molto scorrevole, ironica a tratti satirica, che dà l'impressione di star leggendo una parodia molto sagace. Più volte nel corso del romanzo, le autrici o meglio la voce narrante, si rivolge al lettore spiegando, motivando, o commentando in maniera ironica le vicende che stanno accadendo.

La storia segue tre punti di vista diversi: Re Edward, Lady Jane e Guildford.
Ammetto che la serie tv si è ispirata al romanzo perché le azioni e lo svolgimento della trama risultano differenti. 
Edward quando comprende che è stato avvelenato, fugge e cerca di ritrovare sua nonna anche essa E∂ian con la speranza di ricevere l'aiuto e i consigli necessari su come fare per tornare alla sua vita in sicurezza.
Jane è sicuramente un'eroina anti-convenzionale se si pensa all'epoca, ma rispetto alla serie tv, è meno determinata a combattere per la sua libertà e per non finire intrappolata in un matrimonio combinato.
Guildford non ha quell'approfondimento psicologico che mi sarei aspettata ma viene descritto molto in funzione della sua relazione con Jane e del suo essere un Edian.

Nel complesso ho trovato la storia scritta in maniera molto originale, con dei bei colpi di scena e che intrattiene bene il lettore, tuttavia non ho trovato una buona costruzione dei personaggi e delle relazioni proprio perchè ci si è soffermati tanto sull'azione. La storia d'amore è praticamente inesistente e manca della chimica e della tensione che invece troviamo nella serie tv.

Per cui da una parte consiglio la lettura per l'originalità della trama e dello stile di scrittura, ma dall'altra ho trovato una storia in cui accadono forse fin troppe cose per l'arco narrativo descritto... secondo me per le cose che accadono e la moltitudine dei personaggi il romanzo è troppo breve e questo mi ha trasmesso un senso di "frettolosità" e di approssimazione nelle descrizione e negli approfondimenti anche psicologici dei personaggi.

XoXo
Chiara, Labotteghinadeisogni

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mercoledì 11 settembre 2024

Recensione "La Signora Morgenstern e il tradimento"

 La signora Morgenster e il tradimento 
di Marcel Huwyler 

Informazioni Utili

titolo: La signora Morgenstern e il tradimento
autore\autrice: Marcel Huwyler
genere: giallo (poliziesco)
saga\auto-conclusivo: 2 di una serie di libri autoconclusivi per quanto riguarda il caso.
personaggi principali: Violetta e MIguel

Trama 

L’attentato a una giovane politica in diretta tv: ecco il nuovo caso di Violetta Morgenstern. L’ex insegnante e killer su commissione per la Tell, un’unità speciale dei servizi segreti svizzeri, si trova per la prima volta a vestire i panni dell’investigatrice, sempre in coppia col fidato collega Miguel. Ma in una torrida giornata di luglio la sua vita viene sconvolta da un identikit sul giornale, l’immagine di un uomo che conosce – o credeva di conoscere – molto bene. È l’inizio di un viaggio che la porterà dai ghiacciai alpini alla giungla honduregna, mentre tutto intorno a lei il mondo della politica sembra vacillare.

Recensione 
Senza Spoiler

In questo secondo volume ritroviamo al scopiettante e unica Violetta Morgenster che ormai si è ambientata nella Tell. Ha stretto un tacito accordo di amicizia e di collaborazione con Miguel dopo il caso che hanno risolto insieme.

In questo secondo volume tuttavia seguiamo due linee di indagine differenti: la prima vede Violetta far i conti con il suo passato, infatti se nel primo volume avevamo avuto solo qualche informazione circa la vita passata in questo secondo volume non solo conosciamo più informazioni ma dovrà proprio cercare di risolvere un mistero che attanaglia la sua preoccupazione e che sembra mettere in pericolo anche la sua stessa vita. La seconda linea, che ha inizio e fine in questo volume, vede Miguel cercare di scoprire chi è l'attentatore della giovane politica che è rimasta illesa ma che ha perso sua figli durante il colpo.

In questo volume la cosa che forse non mi è piaciuta è stato il fatto che Miguel e Violetta non lavorano insieme nonostante dovrebbe essere così e questa separazione ha fatto si che la parte relativa al lavoro della Tell risultasse meno accattivante anzi quasi noiosa. Ho preferito comuqnue il maggior spazio che è stato dedicato all'approfondimento del passato di Violetta e alle sue indagini personali che ha reso comunque molto godibile e scorrevole la storia.

Nel complesso la lettura è stata molto gradevole e d'intrattenimento, farcita sempre della velata satira e delle battute ironiche di Violetta che si è confermata un personaggio indelebile, ben caratterizzata, originale e unica. Come per il primo volume, è lei il vero motore della storia con la sua parlantina, il suo essere impavida e molto arguta, senza perdere la classe e l'eleganza che la contraddistinguono, si impossessa di tutta la scena rapendo l'attenzione del lettore.

Lo stile di scrittura è fresco e scorrevole, l'attenzione è sempre abbastanza alta grazie al ritmo narrativo serrato e coinvolgente. Inutile dire che non vedo l'ora di leggere i volumi successivi perchè Violetta è un personaggio pieno di sfaccettature e ricco di assi nella manica che mi hanno non solo fatto ridere in alcune situazioni ma anche rimanere senza parole. Spero che nel prossimo volume la coppia Violetta - Miguel ritornerà a lavorare in maniera più simbiotica perchè avevo trovato la loro chimica e il loro lavoro di squadra veramente ben strutturato e funzionale perchè pur essendo completamente diversi erano complementari per la riuscita della missione.

Ringrazio ancora la casa editrice per la copia cartacea del libro e per la fiducia riposta in me!

XoXo
Chiara, Labotteghinadeisogni

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Recensione "La profezia del cerchio"

 La profezia del Cerchio  di Marina Galatioto Informazioni Utili titolo: La profezia del cerchio autore/autrice: Marina Galatioto genere: fa...