Strange Unearthly things - strane cose non terrene
di Kelly Creagh
Informazioni utili
titolo: Strange Unearthly Things - Strane cose non terrene
autore\autrice: Kelly Creagh
genere: paranormal romance
saga\auto-conclusivo: auto-conclusivo
personaggi principali: Jane e Elias
LIBRO LETTO IN COLLABORAZIONE CON LA CASA EDITRICE
Trama
La diciottenne Jane Reye è un’artista e sensitiva. Disegna ciò che vede, ovvero spiriti e fenomeni soprannaturali. Cresciuta orfana, ora che è maggiorenne deve lasciare la scuola femminile che ha chiamato casa per la maggior parte della sua vita. Sola e smarrita, riceve un invito a partecipare a uno studio presso la tenuta di Fairfax Hall: un’indagine sulla proprietà che richiede le sue specifiche competenze. Quando incontra Elias Thornfield, il proprietario, Jane comprende che non si tratterà di un’indagine qualunque. Elias, dotato di una bellezza devastante, ha la sua età, un carattere schivo e indossa una misteriosa benda sull’occhio. Rivolgendosi alla sua arte per svelare l’arcano, Jane percepisce qualcosa di sinistro nell’attività spiritica che anima la dimora. Il suo talento e il crescente affetto per Elias saranno sufficienti a salvarlo da un destino orribile?
Recensione
Ci troviamo di fronte a quello che dovrebbe essere un retelling di ispirazione del famoso romanzo di "Jane Eyre" ma di questo possiede ben poco se non alcune informazioni similari tra le due Jane e la descrizione gotica e misteriosa della tenuta di Fairfax Hall, oltre questo non ci sono rimandi con il romanzo di Charlotte Bronte.
Nel complesso ho trovato la storia scorrevole e di intrattenimento, molto suggestiva per i rimandi al paranormale e il ruolo di demone antico con cui un patto è stato sancito e chiede di essere saldato. Infatti per questo mi ha ricordato tutta la tradizione di romanzi gotici e paranormal come "il Ritratto di Dorian Gray" per l'aspetto del patto con il diavolo.
La storia è lineare, ricca di colpi di scena e di una costante corsa contro il tempo, che rendono sicuramente la storia veloce e dinamica. Tuttavia verso la fine ho trovato la narrazione troppo veloce e approssimativa, sembrava che la mancanza di tempo che affliggeva i personaggi della storia avesse colpito anche l'autrice che ha iniziato ad essere sempre più approssimativa nella descrizione dei sentimenti, delle relazioni instaurate e della risoluzione del problema, rispetto ad una sua prima metà che invece risultava più "lenta" nella costruzione delle emozioni e della caratterizzazione dei personaggi.
La vera nota dolente è questo finale abbozzato che lascia l'amaro in bocca perchè cerca di essere un finale chiuso ma allo stesso tempo aperto, risultando troppo vago e caotico visto anche il modo sconclusionato con cui ci siamo aggiunti.
Ma passando alle cose positive: la prima parte è stata molto suggestiva e l'autrice mi stava convincendo molto per le emozioni che mi stava suscitando e il mistero che stava delineando. I pochi personaggi permettono di empatizzare molto con loro anche se poi si perdono un pochino: abbiamo Giovanni un ragazzo simpatico e solare che dietro alla sua ironia nasconde un animo buono ed estremamente generoso, molto empatico. Ingrid è un personaggio che viene delineato poco, appare in maniera fugace nella storia ma dimostra una bontà d'animo non indifferente. Poi abbiamo la nsotra protagonista e voce narrante (la storia è narrata in prima persona) Jane con un passato doloroso, sola al mondo, sia per il fatto di essere orfana ma anche per il fatto di non avere rapproti stabili con nessuno perchè ha paura di perdere le persone a cui si lega e questa la porta ad essere schiva e introversa. Jane è un personaggio che aveva un grande potenziale, ma poi verso la fine tutto è stato banalizzato per arrivare alla conclusione. Abbiamo poi il personaggio maschile Elias che si presenta come un giovane bello e misterioso, elegante e raffinato, dai modi in netto contrasto con l'epoca in cui è ambientata la storia: XXI secolo. Ad aumentare l'aria di mistero intorno al suo personaggio c'è anche il dettaglio che porta una banda su un'occhio e il fatto che faccia di tutto per evitare le persone assunte da lui stesso. Infine c'è un personaggio che ha avuto il ruolo di indirizzare e dissipare i dubbi e le perplessità dei personaggi: Il Signor Poole.
Era una storia che aveva tutte le carte in regola per essere una bella storia gotica con un amore tormentato in una tenuta di altri tempi e se in parte questi elementi sono stati rispettati, dall'altra, è stato il modo in cui l'autrice ha descritto e gestito le cose che le ha rese meno belle: ripeto tutto veloce, troppo veloce e approssimativo. Aspetto che riguarda anche la storia d'amore che ho trovato apparire dal nulla, senza fondatezza, giusto per inserirla. E' palese che Jane cercava a tutti i costi una persona d'amare, una persona a cui dedicarsi, ed Elias aveva queste caratteristiche: essere salvato e di nuovo amato. Ma le scene tra loro e la loro interazione è stata molto marginale e quindi questo mi ha reso dubbiosa e distaccata rispetto alla loro storia.
"Indissolubilmente legati ma al tempo stesso destinati a stare lontani per l'eternità"
Il finale triste e malinconico poteva essere resa in maniera più emotiva e personale cosa che non essendoci stata, mi ha lasciato tiepida.
Diciamo che la storia è scorrevole e carina, adatta per approcciarsi al genere o per avere una lettura leggera e d'evasione, storia che aveva tanto potenziale ma che poi non si è applicata molto: il classico è bravo ma non si applica.
Ringrazio la casa editrice per la copia fisica del libro e per la collaborazione!
XoXo
Chiara, Labotteghinadeisogni
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