venerdì 1 novembre 2024

Recensione "Sara e i mille mila"

 Sara e i mille mila 
di Gabriele Missaglia

Informazioni Utili

titolo: Sara e i mille mila
autore/autrice: Gabriele Missaglia
genere: romanzo per bambini (da 9 anni)
personaggi principali: Sara lo spaventapasseri 
Edizione illustrata a colori
Letto in Collaborazione con l'autore

Trama 

Sara, spaventapasseri del regno delle Spighe Dorate, è stata assegnata a un campo per la prima volta. Deve difenderlo dalle gazze ladre. Poiché fa parte di una delle famiglie più in vista tra gli spaventapasseri, c’è una grande attesa per questo avvenimento. Tutti sono curiosi di vederla all’opera. Un giorno, sul campo da lei custodito, cade Baza, un piccolo uccello dalle piume del colore dell’arcobaleno del quale Sara dovrà prendersi cura. L’incontro con Baza travolgerà la protagonista, la sua vita e tutte le sue convinzioni.

Recensione 

Mi piace pensare che i libri per bambini siano si scritti e pensati per essere letti dai bambini e quindi avere un lessico e una trama accessibile alla loro età, ma dall'altra parte credo che molti libri per bambini siano rivolti agli adulti che hanno perso o smesso di ascoltare il proprio bambino interiore per ricordare ai loro cuori dei messaggi e degli "insegnamenti" fondamentali.

Questo è il caso di questo libro per bambini Sara e i mille mila è una fiaba arricchita da delle splendide illustrazioni a colori che attraverso una storia semplice e senza intrecci troppo complessi, racconta di come a volte coloro che vengono descritti come nemici in realtà sono delle vittime innocenti. Racconta di come a volte la legge di famiglia e dello stato non coincidono e di come non sempre la comunità e la realtà in cui si è nati e cresciuti sia quella che ci sappia apprezzare e farci essere noi stessi completamente.

La nostra protagonista Sara si è sempre sentita diversa, amava aiutare gli altri e il suo sogno era quello di diventare un medico e non proseguire l'attività di famiglia per essere spaventapasseri. Ma per non dare una delusione a suo padre, decide comunque di accettare l'incarico come spaventapasseri e cercherà di mettere tutta se stessa per svolgere al meglio il suo compito per almeno trent'anni prima di poter ottenere il pass per poter diventare libera dal compito di essere spaventapasseri. Tuttavia, durante uno dei suoi giorni di lavoro si imbatterà i un piccolo uccello ferito che senza il suo aiuto sarebbe inevitabilmente morto. Da qui si apre un grande dilemma: lasciarlo morire seguendo le leggi della città e della sua famiglia oppure commettere "un'infrazione" e salvargli la vita in quanto è un animale innocente? 

Questo è un grande dilemma che mi ha ricordato un pochino anche il dilemma alla base della tragedia greca "l'Antigone", questo perché non sempre le leggi della comunità e le leggi potremmo dire del cuore coincidono, e la nostra protagonista Sara dovrà fare una scelta andando anche contro i suoi stessi interessi, perché per salvare quel piccolo volatile, dovrà rinunciare alla sicurezza e alla stabilità della sua vita.

È una fiaba veramente carina e ricca di spunti di riflessione da poter far leggere ai bambini sia agli adulti, infatti, come ho apprezzato un sacco leggere nel retro del libro il romanzo è consigliato dai 9 ai 99 anni.

"Sì, che abbiamo aggiustata. Il legno di cui sei fatta ora è più chiaro ma molto più forte. Ti abbiamo anche donato alcune delle nostre piume per la pancia: così soffrirai meno il freddo. 
Nel deserto la notte si gela"
"Non dovevi, perché lo hai fatto?"
"Per lo stesso motivo che ti ha spinto a salvarmi: l'amore"

XoXo
Chiara, Labotteghinadeisogni

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