lunedì 31 marzo 2025

Recensione "Il silenzio di Artemisia"

 Il silenzio di Artemisia
di Alton Sinetti 

Informazioni Utili

titolo: Il silenzio di Artemisia
autore/autrice: Alton Sinetti
genere: poliziesco
serie/auto-conclusivo: Auto-conclusivo
personaggi principali: Leonardo Marchetti
edizione cartacea: 15,80 euro
edizione digitale: 6,99 euro (gratis con Kindle Unlimited)

link diretto ad Amazon: https://www.amazon.it/Silenzio-Artemisia-Leonardo-Marchetti/dp/B0DWFLX1DZ/ref=tmm_pap_swatch_0?_encoding=UTF8&dib_tag=se&dib=eyJ2IjoiMSJ9.Mjq9PkyWxhqi3W7ktiaLOA.C-RyIQM5sA5NFSabISX9JUmE3EBGXVgWFsv868gb0HI&qid=1743069220&sr=8-1

Letto in collaborazione con l'autore

Trama

"Il Silenzio di Artemisia" è un intricato romanzo giallo che intreccia il mondo dell'arte con quello del crimine, ambientato in una Firenze dai toni cupi e misteriosi. La storia si concentra sull'indagine del brillante detective privato Leonardo Marchetti, chiamato a risolvere l'omicidio di Clara Bellini, una giovane artista di talento la cui morte avvolge in un alone di enigmi e simbolismi.
Questo libro è nato dalla mia passione per i romanzi investigativi e polizieschi, un genere che adoro leggere ma che non avevo mai osato scrivere. Non sono un autore di professione, ma con l’aiuto dell'IA ho dato vita a Leonardo e al suo mondo, creando una storia che spero appassionerà tutti i lettori che, come me, amano immergersi in casi da risolvere e indagini mozzafiato. Che siate investigatori in erba o semplicemente appassionati di suspense, vi invito a scoprire "Il Silenzio di Artemisia" e a conoscere Leonardo Marchetti, un personaggio che potrebbe diventare il vostro nuovo eroe nel mondo del crimine e della giustizia.

Recensione

Il silenzio di Artemisia è un thriller poliziesco adrenalinico e ricco di colpi di scena dove un detective privato, Leonardo Marchetti, viene coinvolto dall'investigatore di polizia Rossi, per risolvere un caso di omicidio all'apparenza senza indizi.

Il romanzo, senza preamboli, comincia subito catapultandoci all'interno della storia, descrivendoci la scena del crime e la vittima, questo ci permette di comprendere fin da subito il modus operandi di Leonardo Marchetti, che in maniera analitica e metodica inizia subito a scandagliare la scena e notare i dettagli.

La storia è strutturata in dieci capitoli al termine dei quali vengono riportati gli appunti che lo stesso Leonardo scrive ogni sera nel suo sanctum per non perdersi dettagli importanti e per riuscire a trovare collegamenti dove apparentemente non ci sono e per non investire energie e tempo prezioso dietro piste inutili.

Il caso della giovane artista uccisa in realtà è solo la punta dell'iceberg perchè ben presto Leonardo scoprirà che le cose sono più complicate di come appaiono e che sopratutto ci sono dei legami con l'omicidio, archiviato come incidente, di suo padre, ispettore di polizia morto quando lui era solo un bambino.

In generale posso dire che ho trovato il libro sicuramente interessante e ho apprezzato il fatto che noi lettori venivamo coinvolti quasi attivamente nelle scoperte, mi sembrava quasi di star leggendo un libro interattivo come un gioco in scatola. Ho anche apprezzato sicuramente la fluidità della narrazione e il volersi concentrare sull'azione e sul caso; più volte ho avuto l'impressione di star leggendo un copione di una puntata di un poliziesco in cui in 45 minuti viene presentato un caso e la squadra d'investigazione deve risolvere il suddetto caso, utilizzando tutte le risorse necessarie. 
E qui risiede il motivo che non mi ha fatto apprezzare totalmente la storia: lo stile di scrittura e la narrazione in generale.

E' difficile spiegare a parole le mie impressioni però cercherò di farlo, la cosa che non mi ha convinto, come ho scritto prima, è stata appunto lo stile di scrittura e il come è stata descritta la storia che ho trovato troppo scarna da un punto di vista di descrizioni e introspezione dei personaggi. Avevo l'impressione di leggere un copione di una puntata di un poliziesco, lo scheletro di una storia... mi è mancato quel quid che caratterizza i libri a differenza dei copioni che devono incentrarsi sull'azione, il ruolo e le dinamiche da mettere in scena, facendo ricadere il compito di arricchire, creare profondità e tridimensionalità alla storia, agli attori. 

Nel complesso rimane un un romanzo che dal punto di vista della storia è perfettamente riuscito, tutti i fili e gli interrogativi vengono chiusi e per questo lo reputo una lettura godibile da fare in pomeriggio o che possa accompagnarvi nella lettura serale grazie alla sua prosa scarna e il focus sulla narrazione che permette di avere sempre l'attenzione alta. Ottima lettura anche per chi non è solito leggere questo genere e vuole sperimentare qualcosa di nuovo che non sia particolarmente prolisso, cruento e che vada quindi dritto al sodo.


XoXo
Chiara, Labotteghinadeisogni

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giovedì 27 marzo 2025

Recensione "Quicksilver"

 Quicksilver
di Callie Hart 



Informazioni Utili

titolo: Quicksilver
autore/autrice: Callie Hart
genere: fantasy romance
auto-conclusivo/saga: 1 di una serie
personaggi principali: Saeris e Kingfisher
spicy: 🌶️🌶️






Trama

Saeris Fane, ventiquattro anni, è bravissima a mantenere segreti. Nessuno sa dei suoi strani poteri, né del fatto che ha passato la vita a rubare dalle cisterne della Regina Immortale. Ma in una terra dominata da un deserto spietato, non c’è nulla che non si farebbe per un bicchiere d’acqua. Prima o poi, però, ogni segreto viene alla luce. Quando Saeris si trova faccia a faccia con la morte in persona, riapre involontariamente un passaggio tra i regni e viene trasportata in una terra di ghiaccio e neve. I Fae sono sempre stati considerati creature mitiche, leggende, incubi… ma lì Saeris scoprirà che sono reali, e si ritroverà nel mezzo di un conflitto secolare che potrebbe costarle la vita. Prima umana a calcare le montagne ghiacciate di Yvelia in oltre mille anni, Saeris stringe un patto con Kingfisher, un affascinante guerriero Fae disposto a tutto pur di proteggere il suo popolo, perfino usare la magia alchemica della ragazza, e contro la sua stessa volontà.

Recensione

Quicksilver è il primo libro di una nuova serie fantasy che vede la nostra protagonista Saeris combattere per sopravvivere e proteggere suo fratello a tutti costi. Vive nel distretto povero della città, è costretta a combattere anche per la razione di acqua, che è talmente poca da far combattere gli abitanti della zona per averne di più. 
Lei è molto astuta, impavida e nasconde le sue abilità nel combattimento, cercando di non attirare troppo l'attenzione delle guardi reali. Ma le cose cambiano quando ruba un guanto di metallo di una guardia con l'intendo di fonderlo e vedere il metallo da cui potrà guadagnare un bel pò di soldi. Quando vede che il fratello, che è solito mettersi nei guai, viene bloccato dalle guardie e accusato di aver rubato il guanto lui stesso o comunque di essere complice, Saeris non ci pensa due volta ad intervenire, combattere con tutte le sue forze, concedere il tempo al fratello di fuggire e poi stremata essere condotta a palazzo per essere giustiziata. 

Da qui la storia cambia completamente rotta perchè proprio quando sta per morire, una figura che lei scambia per La Morte, appare e la salva. Saeris si ritroverà catapultata nel mondo dei Fae, creature che lei considerava fittizie e usate per spaventare il popolo, perchè lei è stata la prima umana, ad aver riaperto un portale chiuso anni addietro e ad aver utilizzato il quicksilver abilità che possedevano solo alcuni fae, che li rendeva estremamente preziosi e importanti per genere spade magiche, governare i metalli e attraversare anche i portali.

Catapultata in questo mondo scopre che i Fae sono in guerra da secoli con i vampiri e pur vivendo nel lusso, in realtà stanno finendo le risorse per combattere. Per sapere se suo fratello è salvo dalle minacce della regina immortale, Saeris stringe un patto con il suo salvatore Kingfisher un guerrie fae che era stato esiliato dal regno per aver sterminato un popolo: lui cercherà suo fratello in cambio lei deve imparare ad usare il quicksilver e forgiare degli amuleti per il suo esercito.

La storia è molto dinamica e coinvolgente, non mancano le scene divertente e scene ricche di azioni e colpi di scena. La storia si può dividere in due parti, la prima più introduttiva, in cui impariamo a conoscere Saeris, i fae e i vari intrighi tra regni. La seconda parte è più militare e d'azione, ricca di colpi di scena, l'ultimo 20% è pieno di fatti sconvolgenti, che ti porta alla fine con un grande punto interrogativo, perchè veramente accade di tutto e di più.

Non manca di certo la componente romance che però devo essere sincera sì palesa nella seconda parte, in quanto nella prima parte se non per qualche battibecco e allusione in realtà tra Saeris e Kingfisher non accade molto se non un voler cooperare per sconfiggere i vampiri e salvare suo fratello. 

Quanto riguarda lo Spicy che veniva molto esaltato sui social americani, posso dire che in realtà parte due scene non c'è molto e che la componente Romance diventa veramente preponderante proprio verso l'ultimo 30% del libro, facendo intuire che poi nel secondo volume ci sarà comunque una approfondimento maggiore della loro storia, anche se da quello che si intuisce si fa capire che loro due sono anime gemelle.

Allora, nel complesso devo dire che ho apprezzato la lettura, paradossalmente, ho apprezzato la prima parte e questo perché la seconda parte che è stata veramente tanto dinamica e ricca d'azione, l'ho trovata un po' troppo farcita di eventi che cambiano costantemente le dinamiche della storia. Infatti, da una parte questo ha fatto sì che la storia risultasse molto incalzante e da un ritmo bello serrato, però dall'altra parte ti porta ad un finale impensabile, se si considera le premesse dell'inizio libro, ma ti ci porta in maniera un pochino rocambolesca. 
Sicuramente è un romanzo che può avere dei difetti perché per esempio io non sono molto fan della tropes delle anime gemelle, però devo dire che la relazione tra i due si instaura con lentezza e anche con molto rispetto e questa cosa l'ho apprezzata. Io nel complesso ho trovato la lettura veramente tanto piacevole, di grande intrattenimento e sono molto curiosa di vedere come proseguirà la storia, visto il plot twist finale.

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martedì 25 marzo 2025

Recensione "The Jasad Heir"

 The Jasad Heir
di Sara Hashem


Informazioni Utili

titolo: The Jasad Heir
autore/autrice: Sara Hashem
auto-conclusivo/saga: 1 di 2 
genere: fantasy con pochissimo romance
personaggi principali: Sylvia e Arin







Trama 

Dieci anni fa, il Jasad fu dato alle fiamme. La sua magia fu bandita. La famiglia reale assassinata. O almeno, questo è ciò che Sylvia vuole che la gente creda. L’Erede del Jasad è in realtà scampata al massacro e intende rimanere nascosta, soprattutto dall’esercito di Nizahl, che continua a dare la caccia al suo popolo. Ma un momento di rabbia cambia tutto. Quando Arin, l’Erede del Nizahl, insegue un gruppo di ribelli jasadi nel suo villaggio, Sylvia rivela accidentalmente la sua magia e cattura così l’attenzione. Ora l’Erede del Jasad, che tutti credono morta, è costretta a fare un patto con il suo più grande nemico: aiutarlo a cacciare i ribelli in cambio della vita. È l’inizio di un gioco mortale. Sylvia non può permettere che Arin scopra la sua vera identità, anche se l’odio tra gli Eredi comincia a trasformarsi in qualcosa di diverso. E mentre le maree cambiano intorno a loro, Sylvia dovrà scegliere tra la vita che vuole e quella che ha abbandonato.

Recensione

The Jasad Heir è un romanzo fantasy per adulti ambientato in un universo diviso in 4 regni, dove la magia degli jasadi è bandita e vista come una minaccia, da quando 10 anni prima il regno dello Jasad è stato distrutto così come il suo popolo.

Peccato per loro che la piccola Sylvia, identità fittizia che si è creata per sopravvivere, in una realtà che la vuole morta solo per il fatto di essere nata con dei poteri, è  scappata alla morte, sopravvivendo a cinque anni di torture fisiche e psicologiche da una persona che credeva lontanamente amica. Ma ora è libera, può vivere con questa nuova identità, svolgendo il ruolo di apprendista di uno speziale in questo piccolo villaggio umile e di poco interesse per i reali e il loro esercito.

Nonostante anni di consolidata identità, Sylvia è sempre vigile, vive nel terrore di essere scoperta, tormentata di notte da incubi e ricordi dolorosi, è una giovane ragazza che porta sulla sua pelle i segni della sofferenza che ha dovuto subire... è determinata a non avere legami profondi con nessuno perchè sà che i legami sono blandi di fronte alla possibilità di morire.
Ma le cose cambiano quando per una serie di circostante si ritrova a chiedere aiuto alle uniche due persone che può forse considerare amiche e che le dimostrano una lealtà che non si immaginava e sopratutto quando attira su di sè l'attenzione indesiderata del suo nemico per eccellenza Arin, l'erede del Nizahl, conosciuto per essere un comandante dall'età di diciassette anni, spietato, meticoloso ed estremamente arguto, in grado di percepire solo con un tocco la magia che scorre negli jasadi superstiti.

Ma le cose prendono una piega particolare, perché Arin propone un patto a Sylvia quando scopre la sua vera natura, invece di portarla al processo e quindi a morte certa, le offre una soluzione vantaggiosa per entrambi: lei diventerà il suo campione per la sfida dei 4 quattro regni e se vincerà il torneo diventerà libera, ricca e dotata di una scorta armata che risponderanno solo a lei. In cambio le viene garantita la possibilità di una vita libera e sicura, però questo vuol dire rinnegare la sua gente, il suo popolo e il suo sangue. Ma Sylvia per quanto è combattuta vuole solo sopravvivere, non sente il desiderio di ritrovare la sua gente, promettere loro vendetta e cercare di riprendere il ruolo di erede che era suo di diritto di nascita; per cui accetta il patto.

Da qui prende vita un romanzo straordinario, l'autrice riesce a creare un mondo originale, lontano eppure così reale, dove potere, ambizioni, lotte, intrighi di corte, bugie, tradimento, ma anche amore e lealtà, si alternano in un mix emozionante e travolgente. La narrazione non è mai lenta o prolissa, ma risulta sempre ben bilanciata tra parti narrative, descrittive, introspettive e di pura azione.

Il punto di forza sono sicuramente i personaggi, in particolare la nostra protagonista, è descritta e approfondita nei minimi particolari, entrando nei dettagli della sua psiche, della sua interiorità, delle sue paure, delle sue ansie e delle sue speranze.
Ho trovato estremamente interessante anche il personaggio maschile di Arin che è molto complesso, non banale, ma ricco di sfaccettature molto interessanti, con un'interiorità non indifferente.

Sono rimasta veramente contenta di questa lettura, con questa storia così appassionante, emozionante e ricca di avventura e colpi di scena... non vedo l'ora di vedere come evolverà la storia nel secondo e ultimo volume di questa serie.

XoXo
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mercoledì 12 marzo 2025

Recensione trilogia "La sindrome di Didone"

 La Sindrome di Didone 
di Christina Mikaelson 


Informazioni utili 

titolo: La Sindrome di Didone
autore/autrice: Christina Mikaelson
auto-conclusivo/saga: trilogia Tracotanza - Superbia - Ira
genere: romance young adult
personaggi principali: Cat e Adriano






Trama primo volume Tracotanza

Puoi amare chi ti sfida di continuo a perdere il controllo? Caterina Farnesi frequenta l'ultimo anno di liceo classico. È una ragazza spigolosa e saccente, che non vuol perdere tempo dietro ai ragazzi. Purtroppo, però, ha una cotta per il suo migliore amico Leonardo, a sua volta fidanzato con Beatrice, compagna di banco di Caterina. Una mattina, quest'ultima scopre un segreto scottante su Adriano Greco, il popolarissimo rappresentante d'istituto. Lui è tutto ciò che Caterina detesta, ma lei approfitta di questa occasione per ricattarlo e chiedergli di fingersi il suo ragazzo per fare ingelosire Leonardo. Tuttavia, col passar del tempo, si rende conto che Adriano è come un libro dalla copertina bellissima che non permette a nessuno di leggere la sua storia, forse per paura che qualcuno si accorga che è molto diverso da come appare. E se alla fine la finzione si mischiasse con la realtà e Caterina capisse che Adriano non è affatto terribile come credeva?

Recensione 

La Sindrome di Didone è una trilogia young adult che si snoda nell'ultimo anno di liceo, classico, di Caterina Farnesi una ragazza che da tutti viene definita saccente, intransigente, poco espansiva, disinteressata dai classici passatempi degli adolescenti. E' una ragazza estremamente dedita allo studio che per lei è la cosa più importante insieme ai voti, ai giudizi dei professori, che sono le cose che la fanno sentire completa e le danno la sicurezza di avere tutto sotto controllo. Ecco Caterina, detta Cat, è una ragazza che ama avere tutto sotto controllo, tenere nascoste le emozioni e andare dritta come un treno senza farsi distrarre da niente e da nessuno.

Ma è proprio all'ultimo anno di liceo che Cat deve fare i conti con i sentimenti sempre più schiaccianti che prova per il suo migliore amico Leonardo, fidanzato della sua compagna di banco non che amica. E' combattuta da una parte vorrebbe attirare la sua attenzione, farle vedere che anche lei è una ragazza, ma dall'altra è decisa a nascondere tutto perchè non ha tempo per le distrazioni e tanto meno per i problemi adolescenziali che ha sempre visto distrarre le sue compagne di classe.

Ma un giorno le cose cambiano quando Cat scopre che anche Bea e Leo, gli unici due suoi amici, condivido i pensieri cattivi di tutta la scuola sul suo conto: che lei è una frigida, bacchettona che nessuno amerebbe mai. Lei che non ha mai dato peso alle critiche e alle offese dei suoi compagni, si sente crollare la terra sotto ai piedi e spinta da una rabbia cieca e disperata, decide di obbligare Adriano, a causa di un segreto che solo lei sa, il ragazzo più popolare dell'istituto, il più amato, il più donnaiolo, il ragazzo che più odia di tutta la scuola, ad essere il suo ragazzo.

Queste sono le premesse del primo libro, la cosa che mi ha colpito è stata la naturalezza delle scene descritte e la sincerità, oltre che schiettezza, della caratterizzazione dei personaggi che ho trovato estremamente veri e umani. Sono ragazzi adolescenti, immaturi, a volte troppo, a volte molto maturi, che sono incerti per il futuro, che hanno paranoie sul loro fisico, sui loro amici e sui loro amori. Sono adolescenti che cercano di seguire i loro istinti, di conoscere sè stessi e sopratutto che sbagliano, commettono errori, cercano di rimediare e sopratutto cercano di capire chi essere e che cosa essere.

Lo stile di scrittura è scorrevole, molto, l'autrice, scrivendo in terza persona, alternando punti di vista di Cat, Adriano, Bea, Leo, Micaela (l'amica a distanza di Cat), Nicola e Fabrizio racconta le vite, le emozioni e le differenze di ragazzi che stanno per diventare maggiorenni e che hanno il mondo in mano. 

La cosa, ripeto, che mi è piaciuta di più è stata la semplicità e la verità che si percepisce nella narrazione, la quotidianità degli adolescenti che vanno a scuola, fanno sport e dedicano il loro tempo agli amici. Ho apprezzato molto il modo in cui si parla di come i ragazzi scoprono i primi amori, le prime passioni, le prime delusioni, di come si è inclini ad essere plateali e introversi allo stesso tempo su ciò che riguarda i sentimenti più intimi.

Il secondo volume l'ho trovato sempre molto scorrevole di transizione, in cui Cat inizia a prendere coscienza di alcuni suoi sentimenti, cerca di opporsi, di essere razionale, di non perdere di vista i suoi obiettivi, ma più conosce il vero Adriano, più capisce che non è il ragazzo duro e strafottente che vuole apparire, ma che c'è molto altro, e questa la porta ad avere sentimenti e un'attrazione fisica che non aveva mai provato prima. Ho apprezzato che in questo volume si sia dato spazio anche ad altri personaggi tra cui Nicola, un giovane ragazzo, che in maniera impacciata, rivela a Cat di essere gay ma di non avere il coraggio di ammetterlo pubblicamente.

Quest'ultima tematica viene approfondita meglio nel terzo volume in cui si affrontano meglio queste tematiche, si accenna anche ai disturbi alimentali, ma in maniera velata. Nel terzo volume devo dire che Cat e Adriano hanno messo a dura prova la mia pazienza: entrambi hanno fatto di tutto per negare la realtà di fatti, si sono fatti del male in maniera gratuita, hanno messo in mezzo terze persone in maniera infantile, rappresentando al meglio la mentalità degli adolescenti che spesso sono molto irrazionali e immaturi. Questo terzo volume mi ha coinvolto tantissimo, mi ha fatto arrabbiare molto, mi ha fatto perdere la pazienza, mi ha fatto provare tenerezza e devo dire che mi hanno coinvolto tantissimo trascinandomi all'intero di dinamiche adolescenziali, leggendo situazioni buffe, dolci, dolorose e cariche di passione. Infatti in questo terzo volume le scene e le allusioni piccanti sono veramente tante e presenti in maniera più massiccia rispetto ai due volumi precedenti (nel secondo volume ci sono alcune scene, mentre nel primo ci sono solo dei leggeri accenni).

Essendo un romanzo con protagonisti degli adolescenti e rivolto ad essi, molte tematiche vengono solo sfiorate e quelle più toste vengono "liquidate" per non appesantire troppo la narrazione, da una parte lo capisco e lo trovo giusto, dall'altra forse un pò più di approfondimento non avrebbe fatto male, ma ripeto è una cosa soggettiva e comprensibile se considerato il target e l'età dei protagonisti.

L'ultima cosa che ci tengo a sottolineare è stato il fatto che rispetto a tanti altri young adult dove i protagonisti tutto sembravano tranne che degli adolescenti, che vivevano situazioni al limite del reale molto forzate e snaturate, la sindrome di Didone l'ho trovato appunto molto più veritiero e calzante, riuscendo a descrivere e a ridare al lettore un quadro veritiero di quella che è l'adolescenza. Naturalmente non si vuole generalizzare questa cosa, tantomeno lo voglio fare io, ma nel modo in cui è descritto l'adolescenza di un gruppo di ragazzi, l'ho trovata molto reale a quella che poi è nella realtà.

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mercoledì 5 marzo 2025

Recensione "Tra i versi delle nostre anime"

 Tra i versi delle nostre anime 
di Giorgio Pulvirenti 

Informazioni Utili

titolo: Tra i versi delle nostre anime
autore/autrice: Giorgio
genere: romanzo storico 
saga/auto-conclusivo: auto-conclusivo
personaggi principali: Isabel 
Letto in collaborazione con l'autore





Trama

1914. A Mayrhofen, un tranquillo villaggio abbarbicato sulle Alpi austriache, la diciassettenne Isabel Berger si dedica, assieme ai genitori e ai fratelli più piccoli, a badare al maso di famiglia e ai suoi adorati cavalli. Grazie a eventi fortuiti, scopre in sé la propensione verso l’arte medica, e la letteratura. Inaspettatamente, la quotidianità del villaggio viene stravolta dall’arrivo della Grande Guerra. E così, la maggior parte degli uomini decide di arruolarsi, compreso suo padre. I sogni di Isabel sembrano infranti. Qualcosa di nuovo, però, si profila all’orizzonte. A Mayrhofen si presenta Daniel von Leiss, il nuovo giovane insegnante della piccola scuola…

Recensione 

Tra i versi delle nostre anime è un romanzo di formazione che vede la nostra giovane Isabel passare dalla fase dell'adolescenza alla fase dell'essere un'adulta in maniera repentina e dolorosa a causa della Grande Guerra che ha visto nel 1914 partire la grande maggioranza degli uomini, tra cui suo padre, come volontari per combattere al fronte. 

Isabel cresciuta con rigidità ma con amore, con la passione per la lettura e il desiderio di diventare un giorno un medico, si apprestava a completare il suo ultimo anno di scuola, contenta della sua vita fatta di sacrifici ma allo stesso tempo appagante e amorevole. Aveva due genitori presenti che le permettevano di studiare e di avere un pensiero critico e due fratelli più piccoli che le devano un bel da fare. Ma oltre alle faccende domestiche relative anche alla cura dei cavalli e della piccola fattoria che avevano, Isabel aveva abbastanza tempo libero per dedicarsi allo studio e vivere spensierata in quel paesino piccolo ma confortevole delle alpi austriache, che sembrava essere uscito da un quadro bucolico per via della sua natura rigogliosa e viva. 

Ma questo idillio fatto di duro lavoro, studio e amore, viene spazzato via quando suo padre, comunica in maniera repentina ai figli, che la guerra non è più una cosa lontana e che purtroppo per garantire loro un futuro fatto di pace e prosperità, doveva partire per combattere per il loro paese. Isabel vede questa scelta del padre egoistica e si sente abbandonata. Da qui inizia un periodo duro per la loro famiglia ma in generale per tutta la comunità che ora si trovava privata della maggior parte degli uomini. Le donne e i pochi uomini rimasti, si riunisco tra loro, aiutandosi e cercando di mantenere vive le tradizioni.

Isabel cerca di essere forte, è una ragazza altruista, intelligente e pacata, che non esprime mai i suoi sentimenti e le sue paure per paura di aggravare o dare ulteriori preoccupazioni alla madre o alla sua cara amica Alina, anche lei rimasta sola con sua madre. 

Ma una ventata di aria fresca, una luce in fondo al buio, appare nella vita di Isabel, quando il nuovo insegnante del paese Daniel von Liess arriva facendo nascere sentimenti mai provati nella giovane ragazza.

Daniel è un uomo di 28 anni, che animato dall'ardore della gioventù e della passione per la letteratura, insegna con passione e umanità le materie alla classe secondaria del paese. Rimane subito colpito dal viso angelico e solare della giovane Isabel che ha un'acceso desiderio che le illumina gli occhi. E' una ragazza giovane, intelligenze, sveglia che subito ha acceso in lui un vivido interesse rivedendo la passione che lo animava da giovane e che lo ha spinto a fare enormi sacrifici per studiare all'università. Diventa ben presto la musa ispiratrice per i suoi versi, perché si, Daniel ama la poesia e dedicherà delle dolci parole alla giovane ragazza.

Tra i due in maniera molto delicata e lenta, fatta di sguardi, parole non dette, parole sussurrate, delicatezza e la passione per la lettura si istaura un sentimento puro e inaspettato che renderà le giornate grigie e sofferenti di Isabel, colorate e appassionanti.

Ma si sa la felicità è fugace e il destino spesso è crudele, la guerra che aveva portato via suo padre adesso le porta via anche l'amato. Isabel si ritrova sola, sofferente eppure è animata dalla voglia di non darsi per vinta e così riesce ad entrare all'università di medicina e fin da subito sarà messa a lavorare al fianco dei medici negli ospedali da campo.

Che dire il romanzo si divide in due parti la prima che descrive la vita bucolica difficile ma felice di Isabel che sboccia come un fiore quando scopre il sentimento dell'amore che la fa diventare una donna a tutti gli effetti. E una seconda parte più veloce, fatta da salti temporali, giornate che fuggono allo scorrere del tempo e che portano Isabel a vedere l'orrore che la guerra fa.Vede gente mutilata, ferita, moribonda passare tra le sue mani giovani e inesperte e la sofferenza e il dolore le permeano il cuore.

Il finale è straziante, ho versato lacrime copiose tra le pagine conclusive del libro, eppure ha comunque una nota positiva per il futuro, perchè Isabel dopo 4 anni dalla fine della guerra finalmente riesce a prendersi del tempo per lei per metabolizzare il dolore, la perdita e la soffernza che ha vissuto anche lontano da casa. Dalla realtà bucolica in cui è cresciuta è stata gettata nella realtà cruda e crudele della vita, ma solo accettando quel periodo doloro e difficile per tutta l'umanità, solo accogliendo i ricordi feliciti e i ricordi tristi, può finalmente uscire dal guscio di una finta vita che scorreva lenta e inesorabile decisa da eventi più grandi di lei, per poter finalmente iniziare a vivere la SUA di vita.

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domenica 2 marzo 2025

Recensione "La voce dell'innocenza"

 La voce dell'innocenza 
di Carmen Weiz

Informazioni Utili

titolo: La voce dell'innocenza
autore/autrice: Carmen Weiz 
genere: thriller 
saga/auto-conclusivo: 3 volume della Swiss Legends (sono tutti romanzi auto-conclusivi; ma la protagonista di questo volume l'abbiamo già incontrata in La bellezza del male)
personaggi principali: Sophie Nowack
Letto in collaborazione con Carmen Weiz e la QuestBook Community






Trama

L’agente speciale delle forze dell’ordine svizzere Sophie Nowack (''La bellezza del male'') viene chiamata per lavorare come infiltrato in una comunità religiosa nel cuore della Foresta Nera. I luoghi sacri possono diventare un covo per il male? E le guide spirituali possono essere portatori di dolore? Può nascondersi, al loro interno, un gruppo terroristico alla ricerca di nuove reclute?
Seguendo una pista basata su alcuni racconti frammentari provenienti da un testimone, Aiden, un giovane ragazzo trovato in fin di vita, l’agente Nowack, in collaborazione con l’Agenzia, inizia a indagare.

Come si può risolvere un caso quando si hanno pochi elementi, nessun movente e un sospetto, in apparenza, “insospettabile”?

Sotto l'assedio di un assalitore sconosciuto, nonché dei suoi demoni, Sophie inizia a scavare a fondo nel caso solo per scoprire le prove di un'atrocità inimmaginabile, una pletora di segreti sepolti da tempo in una delle comunità. Mano a mano che l'ossessione di Sophie per il caso cresce, aumenta anche la sua determinazione a consegnare il criminale alla giustizia, anche se questo significherebbe mettere la sua vita in pericolo…
Il silenzio delle comunità è il risultato del dogma della religione? Oppure questo gruppo di persone, all'apparenza pacifiche e religiose, stanno cospirando per nascondere una verità di cui nessuno sembra essere a conoscenza? Carmen Weiz torna con il terzo libro della serie Swiss Legends, un thriller poliziesco dalle sfumature romance, che sullo sfondo ha una delle foreste più belle e mistiche di tutta Europa: la Foresta Nera...

Riuscirà Sophie a mettere insieme tutti i pezzi di questo sinistro puzzle in tempo per salvare la comunità da un destino devastante? O si ritroverà bloccata in una lotta all'ultimo sangue contro un maniaco spietato?

Recensione 

La voce dell'innocenza è un thriller che vede l'agente speciale Sophie Nowack prepararsi per infiltrarsi in una comunità religiosa, che ha sempre di più le caratteristiche di una setta religiosa, in cui la violenza e i soprusi vengono taciuti e scambiati per il volere di dio.

Come suggerisce anche il titolo, la voce dell'innocenza, fa riferimento al fatto che Sophie interpretando le parole e il non detto di un giovane ragazzo Aiden, fuggito da questa comunità e quasi morto di stenti, dà voce agli innocenti di queste sette: i bambini e anche le giovani donne che sono soggiogati e sono le vittime delle violenze psicologiche e fisiche perpetuati da coloro che si proclamano portatori della voce di Dio e del suo volere.

E' un romanzo molto intenso per le tematiche strettamente connesse al caso e sopratutto per il personaggio di Sophie, che è un personaggio tormentato, dilaniato... rotto eppure è una donna che nonostante questo definirsi codarda per non porre fine a tutto, combatte per vivere e per salvare gli innocenti.

La voce dell'innocenza è un thriller super scorrevole e ricco di azione che si divide in due parti, la prima parte di preparazione, dove vediamo come funziona la parte di raccolta informazione e preparazione per infiltrare un'agente sotto copertura e una seconda parte fatta di azione e di riscoperta di sè.

Sophie come nel caso precedente, è una donna forte e coraggiosa, che vive su di sè ogni caso, non riuscendo a scindere se stessa dai casi che vive, forse per paura di affrontare i suoi demoni e il suo vero nemico: lei stessa.
Sophie combatte i mostri, le persone più spietate che ci sono in società, che danno vita al loro lato oscuro facendolo diventare preponderante. Tutti noi abbiamo un lato oscuro e la stessa Sophie conosce ed è consapevole del suo, eppure lei per quanto dica e pensa il contrario, è una donna che fa di tutto per tenerlo a bada, per dare il meglio di sè perché in fondo è veramente altruista, anche se lei non lo ammette e fa di tutto per non avere legami vera con la scusa di non volerli metterli in pericolo.

La voce dell'innocenza forse non è il classico thriller, mi viene da definirlo un romanzo di transizione, tra il caso precedente, dove Sophie si era veramente persa nel caso che stava cercando con i suoi demoni più profondi che la trascinavano giù sempre più giù e il prossimo romanzo "Adrenalina" che la vede sempre protagonista di un nuovo caso di rapimento, come ci viene detto nel finale di questo libro.

La cosa che apprezzo sempre di questa serie è il tatto e allo stesso tempo la profondità con cui l'autrice riesce a toccare argomenti così delicati come il soggiogamento mentale, l'abbandono, i soprusi, i traumi, la violenza in tutte le sue forme...

Sophie non è personaggio eroico, nel senso che è un essere umano, con i suoi difetti e i suoi pregi, con la sua testardaggine e la sua voglia di giustizia. Sophie è una donna impavida che veramente ha tante sfaccettature sono convinta che prima o poi avrà anche lei il suo lieto fine, lo spero perchè veramente se lo merita. 

Nel complesso ho apprezzato molto la lettura ma ormai per me Carmen Weiz è una garanzia trovo i suoi libri sempre molto belli, centranti, coerenti e con una bellissima caratterizzazione dei personaggi.

XoXo
Chiara, Labotteghinadeisogni

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