giovedì 3 aprile 2025

Recensione "favole da incubo"

 Favole da incubo
di Roberta Bruzzone e Emanuela Valente


Informazioni Utili 

titolo: Favole da Incubo - dieci (più una) storie di femminicidi da raccontare per impedire che accadano ancora
autore/autrice: Roberta Bruzzone e Emanuela Valente
genere: non fiction 




Trama

Dieci casi di cronaca nera tra i più sconvolgenti degli ultimi anni. Una criminologa e una giornalista da sempre in prima linea contro la violenza sulle donne. Un'analisi lucida e necessaria degli stereotipi di genere che hanno provocato queste tragedie annunciate, per sconfiggerli una volta per tutte.

I maschi sono intelligenti, le femmine sono utili. I maschi sono "progettati" per comandare, le femmine per accudire. Gli uomini devono provvedere economicamente alla famiglia e realizzarsi nel lavoro, le donne devono stare a casa. Questi sono solo alcuni degli stereotipi di genere più comuni che ancora permeano la nostra cultura. Pensate che siano in gran parte retaggi di un passato ormai superato? Questo libro ci dice che non è affatto così. Gli stereotipi di genere sono tra noi, ogni giorno. E no, non sono affatto "innocui", come molti sembrano considerarli. Attraverso la ricostruzione di dieci casi di femminicidio tra i più sconvolgenti degli ultimi anni, Roberta Bruzzone ed Emanuela Valente analizzano i principali preconcetti culturali e sociali che hanno operato in queste vicende inconcepibili, eppure reali. Stereotipi, pregiudizi e tabù a cui hanno obbedito un po' tutti: le vittime, gli assassini, l'opinione pubblica e perfino i media che ne hanno parlato. Il quadro che ne emerge non è consolatorio: le idee sessiste sono ancora molto radicate, in ognuno di noi, senza distinzioni di condizione economica e culturale. Lungi dal voler giudicare, ma con lucidità e senza fare sconti a nessuno, Favole da incubo intende aiutarci a prendere coscienza di quelle voci che parlano dentro di noi, spingendoci ancora, nostro malgrado, a fare distinzioni di genere nella vita di ogni giorno. Perché la presa di coscienza è il primo, necessario passo per cominciare a scardinare questi schemi mentali e fare in modo che crimini tanto orribili non trovino più un terreno in cui mettere radici, crescere e riprodursi. Intervenire in tempo per fermare l'escalation è possibile, e soprattutto è possibile innescare quel profondo cambiamento culturale che può mettere fine una volta per tutte alla violenza sulle donne.

Recensione

Favole da Incubo è un libro di non fiction che ha lo scopo di decostruire gli stereotipi sociali che frutto di una cultura patriarcale hanno permeato la mente delle persone e che sono alla base dei femminicidi. Per farlo le due autrice illustrano dieci casi, più uno, di femminicidi che con modus operandi diversi, colpendo zone, famiglie e ceto sociale differnti, hanno una cosa in comune: gli stereotipi legati alla donna, alla famiglia e alle relazioni che hanno permesso ad individui, narcisisti malevoli, insicuri e malati di sentirsi in diritto di decidere della vita delle loro partner con ricadute anche sui figli.

La cosa che ho apprezzato molto di questo libro è stata l'impostazione della narrazione, illustrando il caso in maniera cruda e diretta, si è poi andati ad evidenziare gli stereotipi alla base della vicenda e come anche i media hanno contribuito ad infangare a volte la memoria della vittima, riproponendo pensieri e opinioni frutto di un retaggio culturale basato su una cultura del patriarcato misogina e sessista. 

Un'altro aspetto che ho apprezzato è stato lo stile usato, mai pesante o forzato, le autrice hanno adottato una prosa semplice, diretta in cui il rancore, la rabbia, la frustrazione e la voglia di rivalsa, sono percepite in ogni parola, in ogni disillusa e amara conclusione dei casi in cui ogni volta la vittima è la donna e anche i loro figli che sono stati colpiti dalla brutalità di quella persona che doveva essere il loro punto di riferimento, il loro appoggio nella vita, la persona che insieme alla loro madre doveva costruire un luogo amorevole dove crescere e che invece ha creato il loro inferno.

Alla fine di ogni capitola l'autrice ha creato poi una tabella in cui si andavano ad evidenziare i concetti principali e gli insegnamenti che tutti noi dobbiamo avere bene in mente per non rimanere passivi davanti ai comportamenti sbagliati, violenti e prevaricatori che gli uomini si sento in diritto di avere nei confronti delle donne.

Una cosa che mi ha colpito e che mi ha fatto anche riflettere è il fatto che queste donne sono state plagiate, annientate anima e corpo per anni dall'uomo che diceva di amarle, sono donne erano di successo, forti, determinati, capaciti... donne vincenti che avrebbero avuto un futuro roseo e promettente e che solo per il fatto di essere intelligenti e sveglie hanno minato l'io debole di un uomo insicuro e vuoto.

Un libro da leggere, da far leggere a tutti perché l'unico modo per intervenire è quello di sradicare tutti quei stereotipi che sono alla base della nostra società, per evitare di avere ancora un comportamento in cui girarsi dall'altra parte e non intervenire è più comodo e facile, piuttosto che intervenire, esporsi e vedere la realtà.

XoXo
Chiara, Labotteghinadeisogni

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