The queen will rise - la sposa di sangue
di Marie Niehoff
titolo: The queen will rise - la sposa di sangue
autore/autrice: Marie Niehoff
genere: romantasy
saga/auto-conclusivo: secondo ed ultimo volume (When the King falls)
personaggi principali: Florence e Benedict
spicy: 🌶️
Trama
È il mio re. È il mio amante. È la mia rovina. Florence sapeva fin dall’inizio che la sua permanenza nel palazzo reale avrebbe segnato il suo destino. Avrebbe potuto essere smascherata come ribelle, spia e assassina e condannata a morte. Ma mai, nemmeno in mille vite, si sarebbe aspettata di innamorarsi. Di Benedict. Del re. Di un odiato vampiro. Ora è combattuta tra la lealtà verso la sua famiglia e i sentimenti per Benedict. E mentre cerca disperatamente di mediare – bollata come traditrice da entrambe le parti – il conflitto tra umani e vampiri minaccia di degenerare in una guerra aperta.
Recensione
The queen will rise è il secondo ed ultimo volume della serie "La sposa di sangue" che riparte da dove il primo volume si era interrotto con un capovolgimento delle carte in tavola a causa della scoperta di quello che doveva essere il piano di uccisione del re Benedict da parte di Florence per ordine della sua famiglia di ribelli.
Il romanzo prende piede in questo nuovo scenario dove disordini e rivolte infiammano la città e dove un gruppo di ribelli attenta in ogni modo alla vita del re. Come se questo non bastasse Benedict deve fare i conti con il suo cuore spezzato e l'amara delusione e la cocente rabbia che gli offuscano la mente a causa della scoperta del tradimento di quella ragazza, ingenua e testarda, che aveva detto di amarlo e che in maniera subdola si era infiltrata dentro il suo cuore. E' stata tutta una bugia quella di Florence? Tutti i loro momenti di intimità e di rivelazione di sé erano una menzogna?
Benedict in questa prima parte appare dominato da una rabbia, cieca e disperata, che si rivolta contro Val, il fratello di Florence che nel concreto ha attentato alla sua vita. Cerca di non pensare a cosa deve fare con quella traditrice che gli ha rubato il cuore, ma non riesce a prendersi un momento di tempo per riflettere e ascoltare il suo cuore ferito, perchè i disordini, le morti e le rivolte in città si fanno sempre più violente e inoltre sua sorella viene rapita dalla famiglia di Florence.
"Benedict si sarebbe fatto convincere se non fossi stata scoperta. Sarebbe stato dalla mia parte, avrebbe ascoltato i miei suggerimenti insieme avremmo potuto cambiare questo paese, come la mia famiglia voleva fin dall'inizio, ma in un modo completamente diverso."
Florence, dall'altra parte, si sente smarrita. Il cuore le si è spezzato. Dilaniata dai sensi di colpa per non aver detto prima la verità e per essere la causa del crollo del regno di Benedict e della morte di tanti innocenti, non sa come comportarsi sa solo che ha perso l'unica persona che gli ha mai dimostrato amore vero e incondizionato e che dall'altra parte ha deluso, e quindi perso, anche la sua famiglia.
Florence però è testarda, non vuole demordere, quanto meno vuole cercare di aiutare per salvare la situazione socio-politico in cui versa lo stato.
"Non mi innamoro a caso Florence. Ci siamo fatti del male perché non ci siamo fidati l'uno dell'altra; perché avevamo paura di farlo. Adesso, però, l'unica paura che ho è quella di perderti"
Il punto di forza di questa storia è sicuramente il fatto che la narrazione è incentrata sui fatti, ricca di colpi di scena e di situazioni critiche da risolvere, The queen will rise si presenta come un romanzo adrenalinico ed appassionante che una volta iniziato si vuole portare a termine. Le situazioni critiche sono tante, il finale appare incerto fino a metà libro e anche nella seconda parte non mancano i colpi di scena, per cui è un libro che effettivamente tiene sempre alta l'attenzione del lettore grazie anche ad uno stile scorrevole e vicino al colloquiale. Altro punto a favore è sicuramente il fatto che Re Benedict è un golden boy che si sacrifica per chi ama, senza pensare alla sua incolumità .
"io la amo, Eris. E non voglio perderla! Ho sacrificato la mia vita per questo paese continuerò a farlo, ma se ci fosse anche una sola possibilità di salvare Florence, ridurrei in genere l'Inghilterra. Non mi importa quanto sia folle, quanto sia pericoloso quanto possa sembrare sprovveduto. Che ti piaccia o no, lei è l'unica cosa che conta per me, anche più di questo regno."
Le criticità di questa serie sono tante a partire dal fatto che il contesto sociale, culturale e politico è vago e contraddittorio. Da una parte la storia dovrebbe essere ambientata ai giorni nostri, in pieno sviluppo economico, eppure la vita di corte e dei nostri protagonisti risulta estremamente arretrata e antiquata in netta contrapposizione con quelle che sono le tecnologie del mondo esterno.
Un'altro aspetto poco valorizzato e approfondito, lasciato molto al caso, è la vita della cittadinanza e in particolar modo delle discrepanze sociali ed economiche degli umani rispetto ai vampiri. Gli esseri umani, inferiori di natura, vivono in un contesto di marginalità e subalternità rispetto ai vampiri, avendo meno diritti, meno tutele e meno agevolazioni, queste sono le motivazioni che hanno spinto la famiglia di Florence ad infiltrare la figlia a palazzo come sposa di sangue per uccidere il re. Queste dinamiche vengono usate solo per far emergere Florence come una paladina, nominata da se stessa, protettrice dell'umanità , ma di fatto manca tutta una riflessione circa questa condizione di lotta di potere a livello di natura, che vede i vampiri dominare e governare il popolo londinese. Altro aspetto lasciato al caso e concluso in maniera frettolosa e in pochissime pagine, è stata la lotta che il Re Benedict deve affrontare sia contro dei nemici interni di cui non conosce l'identità e sia contro un gruppo di rivoluzionari umani, capeggiati dalla famiglia di Florence. Tutti gli aspetti quindi politici e sociali vengono lasciati nebulosi e indefiniti, facendo perdere di concretezza, profondità e completezza alla storia. Per cui di fatto la storia che parte da delle premesse molto forti di lotta sociale, di rivendicazione di diritti da parte della minoranza, vengono poi archiviate a nome solo della componente romance che quanto meno in questo secondo volume assume un minimo i caratteri dell'enemies to lover. La seconda parte del romanzo l'ho trovata troppo carica di eventi e di fatto si arriva ad un epilogo frettoloso in cui tante cose vengono chiuse in malo modo e senza una vera e propria soluzione.
"l'ottusità è la morte del progresso"
Nel complesso però, lo ribadisco, la dilogia di La Sposa di Sangue rimane una serie scorrevole e coinvolgente, che intrattiene bene il lettore, riportando in auge la fantomatica figura dei vampiri, che sappiamo bene, non essere mai passata di moda. Mi dispiace perchè le premesse erano veramente interessanti, mi sarei aspettata una storia più incentrata sugli aspetti politici e sociali che solo in un secondo momento sarebbero sfociati nella componente romance. Mi sarei aspettata una storia anche più dark e ammaliatrice e invece devo dire che si è rivelata anzi abbastanza smielata.
XoXo
Chiara, Labotteghinadeisogni
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