martedì 25 giugno 2024

Recensione "Aristotele and Dante discover the secrets of the universe"

 Aristotele and Dante discover the secrets of the universe 

di Benjamin Alire Sàenz 




Informazioni Utili 

titolo: Aristotele and Dante discover the secrets of the universe
autore/autrice: Benjamin A. Saenz
genere: romanzo per ragazzi di formazione m/m
personaggi principali: Ari e Dante

IL LIBRO L'HO LETTO IN LINGUA INGLESE MA E' STATO TRADOTTO ANCHE IN ITALIANO

Trama

Aristotele Mendoza e Dante Quintana vivono a El Paso, sono entrambi figli di famiglie emigrate dal Messico. A parte questo, non potrebbero essere più diversi: introverso e solitario il primo, espansivo e solare il secondo. Quando il caso li fa incontrare, però, nonostante i caratteri opposti, capiscono subito di stare bene insieme e tra i due nasce un’amicizia fortissima. Destinata a trasformarsi in un sentimento ancora più forte

Recensione

Cercare di fare una recensione sensata di questo libro sarà difficile perché con la sua storia semplice ma diretta, genuina ma toccante, mi è entrata dentro al cuore. 

La storia racconta l'estate estiva degli anni 80 in Messico in cui Aristotele, un giovane ragazzo di quindici anni solo e annoiato che non sa chi è e che cosa vorrà essere, incontra Dante un ragazzo singolare e enigmatico. Tra i due nascerà subito una complicità che porterà ad una bellissima amicizia.

Ma fermarsi a questo è veramente riduttivo, attraverso dialoghi, pensieri semplici e astratti, considerazioni più profondi e dubbi esistenziali, in un crescendo di emozioni e in un alternarsi di situazioni difficili e tristi, Aristotele e Dante scopriranno i segreti dell'universo, cercheranno di capire se stessi, di capire il mondo e le persone ma sopratutto cercheranno di conoscere la loro identità e la loro personalità.

Aristotele ha avuto fin dall'inizio tutto il mio cuore, è un ragazzino solo, che si sente diverso e solo, incompreso e senza amici. Non capisce come avere un vero rapporto con suo padre, non capisce come conoscere i demoni che infestano la sua famiglia... si sente solo e in costante stato di apatia e non socievolezza. Capisce di non essere come i suoi coetanei e questo lo fa sentire sempre triste e chiudere in se stesso. 

Dante è figlio unico, vive con due genitori amorevoli che cercano di istruirlo e offrirgli il meglio per il suo futuro. E' un ragazzo stravagante e particolare, ha idee controverse come il non voler indossare le scarpe, ama nuotare, disegnare e scrivere. Passa il suo tempo a leggere e a dedicarsi alla formazione della sua anima. 

Tra i due si instaurerà un rapporto fatto di confidenze, fiducia reciproca e lealtà, nonostante gli alti e bassi, alla ricerca di se stessi, Ari e Dante ci sono sempre l'uno per l'altro e insieme cercano di scoprire i segreti dell'universo e trovare la loro strada. 

Tra i due è Dante ad ammettere per primo di essere attratto dai ragazzi e se da una parte vive questa cosa con libertà e serenità, dall'altra la vive come un peso per i suoi genitori e un fallimento per la società.
Aristotele tanto intelligente e maturo per tante cose, non comprenderà che quei sentimenti di affetto e di affinità che prova per Dante è amore. 

In questa storia fatta di scoperta di se e del mondo, i genitori non perfetti ma umani sia di Aristotele che di Dante, pur diversi tra loro, saranno fondamentali nella vita dei due giovani, saranno sempre pronti a sostenere, ascoltare e amare i loro figli trasmettendo un messaggio bellissimo: i figli vanno amati incondizionatamente e spronati ad essere sempre loro stessi.

Che dire sembra una storia semplice e priva di chissà quale trama complessa e se da una parte questa è la verità, dall'altra questa semplicità è il punto di forza del romanzo. Descrive la vita vera degli adolescenti, con una profondità disarmante ma allo stesso con una chiarezza e una semplicità tipica del linguaggio degli adolescenti trattando temi complessi e delicati. 

Un romanzo toccante e profondo con dei personaggi reali e concreti che prendono vita sulla carta e vi entreranno dentro al cuore.
Consiglio la lettura a chiunque!

XoXo
Chiara, Labotteghinadeisogni

martedì 11 giugno 2024

Recensione “The Atlas Six”

 The Atlas Six

di Olive Blake


Informazioni utili

Titolo: the Atlas Six
Autore/autrice: Olivie Blake
Genere: Fantasy/ dark accademia 
Auto-conclusivo/saga: Primo di una serie
Personaggi Principali: Libby, Nico, Reina, Parisa, Callum e Tristan


Trama

Ogni dieci anni, ai sei maghi più talentuosi in circolazione viene offerta la possibilità di conquistarsi un posto nella Società Alessandrina, l'istituzione più segreta ed esclusiva del mondo, che garantirà loro potere e prestigio oltre ogni limite. In occasione della nuova iniziazione, il misterioso Atlas Blakely sceglie: Libby Rhodes e Nico de Varona, due fisicisti che controllano gli elementi e sono in competizione da tempo immemore; Reina Mori, una naturalista che comprende il linguaggio della vita stessa; Parisa Kamali, una telepatica per cui la mente non conosce segreti; Callum Nova, un empatico in grado di far fare agli altri qualunque cosa; e Tristan Caine, capace di smascherare qualsiasi illusione. Ciascuno dei prescelti dovrà dimostrare di meritare l'accesso alla Società e lottare con tutte le sue forze per ottenerlo, sebbene ciò significhi stringere alleanze con i nemici giurati e tradire gli amici più fidati. Perché, anche se i candidati straordinari sono sei, i posti nella Società sono solo cinque. E nessuno vuole essere eliminato. Costi quel che costi.

Recensione 

“The Atlas Six“ è un romanzo fantasy dark Accademia ambientato nel nostro mondo dove però la componente fantasy è dovuta al fatto che parallelamente alla nostra civiltà mondana si è sviluppata una civiltà fatta di maghi e meiani. 
Perché dico che questo romanzo è un dark Accademia? Perché la maggior parte della storia si svolge nella esclusiva e segreta istituzione al mondo “società alessandrina“ che ogni 10 anni recluta sei maghi, tra i più talent in circolazione, per provare a conquistarsi uno dei cinque posti all’interno della società. 
In occasione della nuova iniziazione il custode della società alessandrina Atlas recluta sei maghi che Sono i sei protagonisti della storia: Libby, Nico, Reina, Parisa, Callum e Tristan.

Mi sono approcciata a questo romanzo con delle emozioni contrastanti perché da una parte le premesse mi facevano intuire che sarebbe potuto essere uno dei miei romanzi preferiti, in quanto aveva tutte le caratteristiche che piacciono a me (dark Accademia, fantasy e ci sono dei personaggi ben caratterizzati, Moralmente ambigui), Però dall’altra parte avevo paura che poteva essere anche un grande flop. Sono contenta di dirvi che in realtà questo romanzo mi è piaciuto tantissimo e mi ha conquistato fin dalla prima riga.

Andiamo con ordine, The Atlas Six È un romanzo avvincente, dal ritmo serrato, pieno di colpi di scena, molto originale e allo stesso tempo accademico nella descrizione della società alessandrina e dei compiti da svolgere al suo interno, ma soprattutto è un romanzo che tratta tante questioni “morali“, portando il lettore a riflettere tanto sul tema della libertà, su quanto sia giusto sacrificare il singolo per uno scopo più grande, fino a che punto è importante arrivare alla conoscenza se il prezzo da pagare Non è moralmente corretto e tanti altri argomenti che verranno sviscerati all’interno della storia. Infatti la cosa particolare di questo libro è che pur essendo un romanzo fortemente incentrato sull’azione, e allo stesso tempo un romanzo molto riflessivo e introspettivo, dove gran parte delle pagine sono spese alla costruzione psicologica e morale dei singoli personaggi che infatti sembrano proprio prendere vita sulla carta.

Un altro aspetto che sicuramente mi ha fatto amare tantissimo questa storia e che sicuramente piacerà anche a voi, sono proprio personaggi. Ci dobbiamo di fronte principalmente a sei personaggi totalmente diversi tra di loro, con caratteristiche differenti, con morali diverse e con comportamenti non sempre etici ma molto ambigui proprio perché è insito nell’animo umano questa ambiguità: fino a che punto è un male essere egoisti? È meglio vivere di finto perbenismo o di dichiarare fin da subito che il fine ultimo di ogni essere umano alla fine è la propria sopravvivenza e l’appagamento di propri desideri? 

Libby È una fisica che controlla gli elementi se appena laureata in una prestigiosa università ed è sempre stata ligia alle regole, quindi al dovere, è molto attenta a piacere agli altri e la paura di rimanere sola e di non essere apprezzata la porta a vivere stati di continua ansia e agitazione, che la portano ad essere quasi vulnerabile agli occhi degli altri proprio per questa sua grande insicurezza. È come se non fosse consapevole della sua bravura e del potere straordinario che ha. Per me è stato praticamente impossibile non enfatizzare con lei, in quanto fin dalle prime righe mi sono ritrovata tantissimo nel suo personaggio e molte delle sue paure le ho sentite mie.

Il secondo personaggio che incontriamo è Nico de Varona Anche lui è un fisico ed è sempre stato messo in competizione con Libby, solo che a differenza della sua avversaria accademica, lui è un tipo molto spavaldo e sicuro di sé, è consapevole di essere uno dei maghi fisici più importanti e forti della sua generazione, è consapevole del suo valore e delle sue capacità capacità e trasuda fascino e sicurezza da ogni poro. Che dire Nico de Varona È il classico personaggio che io ritengo il mio punto debole in quanto è un accademico, sicuro di sé, sempre in prima linea, dalla battuta pronta e il sorriso furbo, ma che in realtà nasconde un animo molto più affettuoso e docile.

Il terzo personaggio che incontriamo è Reina mori, una naturalista che comprende il linguaggio della vita stessa, lei fin da subito mi ha colpito perché è una ragazza estremamente potente, ma che ha passato tutta la sua vita a nascondersi dal suo stesso dono. È molto reticente nell’usare il suo potere, ed è come se per lei questa sua abilità è una condanna. È un personaggio molto enigmatico, sembra quasi non provare emozioni, chiusa in una sua bolla fatta di studio e di controllo. È un personaggio che parla poco e agisce solo quando serve, e estremamente riflessiva e taciturna, ma con dei valori ben saldi.

Il quarto personaggio che incontriamo è la classica Femme fatale Parisa Kamali una telepatica per cui la mente non conosce segreti. Dal passato torbido non proprio semplice, Paris è un personaggio ambiguo che fin da subito però mi ha colpito per il suo essere schietta, calcolatrice e diretta nell’ammettere che lei usa le persone per un proprio tornaconto: non agirà mai senza interesse. Sicuramente è un personaggio ambiguo, dalla morale grigia, ma questa sua schiettezza e sincerità è la cosa che più mi ha colpito perché magari sbagliando i toni o comunque risultando fin troppo diretta dice però delle verità che ognuno di noi, in fondo al nostro essere, condividiamo : alla fine l’uomo è portato per natura ad agire per la propria sopravvivenza e per un proprio tornaconto personale, solo che c’è chi lo ammette e per questo risulta anche antipatico agli occhi degli altri e chi invece invece cerca di nascondere la sua vera Natura compiendo magari azioni giudicate moralmente buone.

Il quinto personaggio che incontriamo è Callum Nova, un empatico in grado di far fare agli altri qualunque cosa, si capisce fin dalla caratteristica del suo dono il fatto che anche Callum è un personaggio molto molto ambiguo e che forse susciterà di più l’antipatia del lettore rispetto a una Parisa che per certi versi affascina di più. Ma risiede proprio qui la grande grandezza della scrittura dell’autrice, nel fatto che è riuscito a creare dei personaggi che suscitano antipatia al lettore. Naturalmente questa è una cosa soggettiva perché il personaggio di Callum è estremamente ambiguo e grigio, lui vive di apparenza, vive una vita per certi versi vuota e senza scopi si circonda di persone che può controllare e per questo non ha dei veri legami.tutto questo l’ha portato ad essere estremamente meschino, diretto e calcolatore un po’ come Parisa.  È un personaggio estremamente grigio e allo stesso tempo estremamente interessante da comprendere e analizzare.

Infine l’ultimo personaggio che incontriamo è il personaggio di Trystan che è capace di smascherare qualsiasi illusione e allo stesso tempo di crearle. Il personaggio di Tristan è un personaggio che ha fatto difficoltà ad inquadrare perché per gran parte della storia, per via del suo passato, sembra essere un personaggio incapace di prendere una posizione ma che si lascia trascinare solamente dalla corrente o semplicemente da persone che caratterialmente sono più Forti di lui: da tutti quei personaggi che sembrano essere più autorevoli e che in qualche senso riescono quasi a sottometterlo come se per lui la cosa più importante è l’essere controllato.questo l’ha portato a essere un personaggio all’inizio difficile da inquadrare, ma che poi sicuramente ha suscitato dei sentimenti di compassione da parte mia e quindi da parte dei lettori, proprio per questa sua indole profondamente buona. Infatti lui nel corso del romanzo più di tutti gli altri si metterà costantemente in dubbio circa la moralità o meno delle azioni che si trova a compiere o che si trova  a dover compiere. È un personaggio che sottovaluta anche profondamente le sue vere capacità e potenzialità proprio perché è un personaggio che vuole quasi essere controllato da chi è più predominante di lui. 

Come vedete sono sei personaggi totalmente differenti, da un passato diverso e che quindi riescono ad essere facilmente distinguibili, unici e fortemente umani. E secondo me il vero punto di forza del romanzo oltre sicuramente all’ambientazione alessandrina di questa società segreta che suscita molto fascino nel lettore, Sono proprio questi personaggi così diversi e variegati che incarnano dei valori e delle morali differenti e che portano al lettore a domandarsi sempre cose moralmente giusto e cosa non è moralmente giusto. Infatti penso che la sotto trama o meglio la morale della storia è proprio capire capire fino a che punto possiamo parlare  di azioni etiche e morali, cosa è universalmente accettabile come morale.esiste una morale universale? O la morale quindi comportamenti etici differiscono in base al vissuto della singola persona e della società in cui sono cresciuti? Sono tutte domande a tema filosofico, che sicuramente mi hanno colpito proprio perché io studiando filosofia  Rimango sempre molto sorpresa e incuriosita da questi romanzi fantasy che oltre a una grande trama basata su azione avventura e misteri da risolvere, intrecciano poi questi elementi più filosofici legati all’ambito dell’etica. 

È una storia che mi ha profondamente intrattenuta e colpita, le pagine scorrevano una dopo l’altra ed era impossibile non pensare a Quello che leggevo, anche quando non leggevo. Un romanzo che mi sento assolutamente di consigliare perché è come se ci trovassimo in una società segreta basata sulla cultura e la magia ma che in fondo intesse una trama quasi agli Hunger Games.

XoXo
Chiara, Labotteghinadeisogni 

Recensione "Redamancy"

 Redamancy - scrivi la tua storia

di Flaminia Galeoni 


Informazioni Utili

titolo: Redamancy - scrivi la tua storia
autore\autrice: Flaminia Galeoni
genere: romance
auto-conclusivo\saga: auto-conclusivo
personaggi principali: Laverna e Frederick 
tropes: dark academia, academic rivals 

Trama

Laverna Violet Hathaway ha coronato il suo grande sogno: diventare una studentessa del Master in scrittura creativa della Blackcross University, in Scozia. Ma d’un tratto, senza averlo previsto, si sente infelice e smarrita. Le manca terribilmente la quotidianità che aveva deciso di lasciarsi alle spalle. Le mancano l’Italia, Roma, la famiglia. D’improvviso Laverna, determinata a ottenere i risultati migliori per poter pubblicare il suo primo romanzo, scivola in una spirale di tremendi dubbi. Pensa di non essere abbastanza brava e di aver sbagliato tutto, si sente paralizzata a tal punto da non riuscire a scrivere nemmeno una riga. Quando si convince che non ci sia altra via d’uscita che arrendersi e tornare a casa, consapevole del proprio fallimento, è Frederick Richard Scott, insopportabile e pieno di sé, il più freddo e competitivo del corso, a tenderle una mano. Ma anche Frederick ha i suoi demoni ed è molto diverso da come appare. Ha un passato che lo tormenta, capace di procurargli dolore e impedirgli di lasciarsi andare. E allora toccherà a Laverna cercare di sfiorare l’animo fragile del ragazzo, di scrutare nei meandri del cuore del rivale di penna, in un continuo altalenarsi di sentimenti finché, forse, i loro cammini potranno incrociarsi in un destino comune.

Recensione

Mi sono approcciata a questa storia in maniera dubbiosa ma incuriosita, essendo grande fan del genere dark academia e devo dire che non mi sarei mai aspettata di leggere una storia che parlasse direttamente alla mia anima, che mi facesse trovare una protagonista che praticamente è il mio alter ego letterario ma sopratutto non mi sarei mai aspettata che questa storia potesse darmi così tanto, potesse farmi sentire capita e meno sola. 

Quindi inizio questa recensione dicendo: Grazie Flaminia per aver scritto questo piccolo tesoro, capace di comunicare a tutti e di far sentire meno soli, chi come me, sta passando un periodo di incertezza.

Altra premessa prima di cominciare è che non sarà una recensione Oggettiva questa più di altre recensioni che ho scritto, sarà la meno oggettiva di tutti proprio perchè sono talmente coinvolta emotivamente che è impossibile per me essere oggettivi.

Questo romanzo d'esordio della giovanissima e bravissima Flaminia Galeoni è una pura coccola. In maniera diretta, semplice e poetica allo stesso tempo, l'autrice ha tessuto le fila di una storia semplice ma umana, capace di far rispecchiare nei suoi personaggi tantissimi lettori, capace di parlare al cuore del lettore portando su carta la vita quotidiana delle persone, di parlare di problemi comuni, troppo spesso non affrontati, con estrema delicatezza e una semplice profondità.

I protagonisti di questa storia potrebbero essere qualsiasi giovane ragazzo che sta attraversando la fase di transizione dal mondo dell'adolescenza al mondo adulto, dove non si è più quelli del passato ma non si sa nemmeno chi si sarà nel futuro, dove come si dice in gergo non si è né carne né pesce
E risiede proprio qui la forza di questi protagonisti il fatto che affrontano i problemi di molti, che non sono eroi di storie utopiche ma nemmeno i cattivi delle storie di paura. Sono personaggi tridimensionali con ansie e paure, pregi e difetti, egoisti ma generosi, passionali ma tristi, espansivi o taciturni, sono personaggi umani che prendono vita sulla carta.

La nostra protagonista Laverna, dopo tanti sacrifici, riesce ad entrare in un esclusivo master di scrittura creativa in una prestigiosa università in Scozia, ma proprio quando inizia questo periodo che dovrebbe essere il suo sogno, inizia anche il suo incubo. Non sa più chi è, si sente sola e abbandonata, le manca la sua Roma e sopratutto suo padre, si sta perdendo e vive in costante ansia e tristezza, quello che prima le veniva facile che era il suo mondo, lo studio e la scrittura, adesso non le provoca più gioia, e dilaniata da questa dicotomia che vive internamente vive male la sua permanenza in Scozia. Queste giornate lente e interminabili, con notti passate in bianco, vengono alleggerite dalla presenza allegra e spensierata della sua vicina di stanza Jacqueline, ragazza solare ed empatica amante dei dark romance, che insieme a lei frequenta il master in scrittura creativa. Ma oltre a lei, la forza e la determinatezza di combattere e di dimostrare che può essere ancora la migliore gliela dà il suo avversario accademico Frederick Richard Scott, che fin dal loro primo incontro si è dimostrato l'avversario più temibile per contendersi l'opportunità di essere pubblicati, alla fine del master, da un'importante casa editrice.

L'autrice in maniera chiara e diretta è riuscita a scrivere ed imprimere su carta i sentimenti che provano i personaggi, facendomi rispecchiare tantissimo nelle insicurezze e nelle paure di Laverna portandomi per questo ad empatizzare tantissimo con lei e a farmi rivedere in lei. 

"per me la scrittura non è mai stata un gioco. È necessaria, come l'aria che respiro. La maggior parte delle volte è dolorosa e scomoda e insistente e irritante. Mi prosciuga, mi sottrae i granelli di vita come se servissero più a lei che a me. Eppure, non smetterò mai di scrivere"

Frederick è intelligente, riflessivo, cupo e schivo, emana un'aurea di uno scrittore tormentato, come un'eroe byroniano dilaniato dai suoi demoni, sembra accendersi solo quando è preso da uno dei suoi battibecchi pieni di tensione con Laverna. Tra i due le scintille scoppiano, Laverna troppo testarda e trascinata a fondo dal suo dolore e dalla sua ansia, non si accorge che in realtà Frederick è l'unico che ha visto la vera lei dietro alla corazza da studentessa modello che usa. Nascondendosi dietro gesti banali e invisibili agli occhi di tutti, cerca di aiutarla come può, incuriosito e affascinato dalla personalità di questa ragazza tanto intelligente e sfrontata quanto rotta e bisognosa d'amore, come lui. 

"Quando nessuno vuole avvicinarsi al vero te, il vero te scompare lentamente, morendo di una morte silenziosa. Al suo posto rimane il vuoto, così che gli altri possono infilarci dentro ciò che preferiscono"

Frederick infatti ha un animo sensibile, attento ai dettagli, si accorge subito che Lavinia sta toccando il fondo e le tende una mano, invisibile, ma costante e piano piano, tra i due si stabilisce una connessione non più basata sulla rivalità ma sulla consapevolezza che entrambi stanno combattendo con dei demoni che li spingono giù, in un baratro da cui risalire è difficile.

"Forse riderai di me e mi considererai folle al pari di Catherine, ma credo che per noi due sia la stessa cosa. Mi riconosco in te Laverna, e non so se esserne affascinato o terrorizzato"

Sono due anime complementari, entrambi rotti dentro, entrambi desiderosi di farcela, entrambi divorati da una fame di vita che li spingono a dare sempre il meglio di loro in quello in cui credono: la scrittura. 
Quando nessuno dei due se lo aspettava, si sono incontrati, si sono studiati, toccati e compresi, con i loro silenzi, le loro promesse sono diventati i punti fermi delle loro vite. 

"E non mi importa se ti conosco solo da qualche mese e non da una vita intera, il mio cuore ti ha riconosciuta e ora non ti lascerà andare tanto facilmente"

Ma non sempre basta amarsi per stare insieme, infatti una cosa che si comprende benissimo dalla loro storia, e che condivido appieno, è che se una persona se prima non sconfigge i suoi demoni non potrà mai vivere una storia d'amore sana e stabile,  non potrà mai affidarsi e fidarsi completamente dell'altra persona.
Ma ho anche compreso che in amore, quando si ama veramente, bisogna scendere a compromessi mettere da parte l'orgoglio e il proprio dolore per provare a costruire veramente qualcosa, bisogna saper dare delle seconde opportunità quando è opportuno, bisogna saper aspettare l'altro e avere pazienza.

"La mia Laverna, come l'ha definita lei, non è solo l'amore della mia vita, è il mio faodail, il tesoro più prezioso che posseggo. E, se mai riuscirà a trovare qualcuno del genere nella sua vita, capirà che fare spazio a qualcun altro sarà non solo difficile, ma anche assolutamente impossibile"

Non aggiungerò altro perché quello che vi consiglio di fare è aprire il libro e farvi travolgere da una storia comune quanto magica, fatta di alti e bassi, di difficoltà e periodi duri, ma anche di gioia e amore, di amicizia e famiglia, perché la vita è così è un susseguirsi di momenti belli e di momenti brutti, ma "le storie di alcune persone sono destinate a rimanere scritte per sempre sulla stessa pagina". 

Detto questo auguro a chiunque e a me in primis di trovare un Frederick anche nella vita reale.

XoXo
Chiara, Labotteghinadeisogni



giovedì 6 giugno 2024

Recensione "In Nome dell'Amore" di Carmen Weiz

 In nome dell'Amore 

di Carmen Weiz 


Informazioni Utili

Titolo: In nome dell'Amore
Autore\autrice: Carmen Weiz
Auto-conclusivo\serie: Secondo volume della serie Swiss Angels - serie di libri auto-conclusivi
Genere: Romance 
Personaggi Principali: Liselotte e Nathan
LIBRO LETTO IN COLLABORAZIONE 

Trama

All'età di vent'anni, Liselotte Loosli ha già imparato molto dalla vita. Sa cosa significa avere delle persone che dipendono da lei e dover contare i centesimi anche per andare a fare la spesa. Sa cosa vuol dire fare due lavori e non poter più inseguire i propri sogni. Sa che le persone amate ti possono lasciare, ma soprattutto sa cosa significa sentirsi sola, persa nel vento della vita. Nathan Engel è il “Re Mida” della più grande banca di investimenti della Svizzera. Anche lui, però, ha un passato difficile, una voragine buia e tetra che non è ancora riuscito a lasciarsi alle spalle. Qualcosa cambierà quando i loro sguardi si scontreranno, perché Liselotte ha tanto da insegnargli sull’arte dell’amare. Si può imparare di nuovo a fidarsi delle proprie emozioni e tornare a vivere attraverso gli occhi di qualcun altro?

Recensione

Esordisco dicendo che anche questa volta sono rimasta colpita non solo dalla fluidità della storia ma anche dall'estrema bravura con cui Carmen Weiz riesca ogni volta a descrive appieno le diverse sfaccettature dell'animo umano.

"Una delle verità più difficili da imparare nella vita è che non si amano allo stesso modo"

In questo libro conosciamo Nathan Engel, il secondo figlio adottivo della vastissima e amatissima famiglia Engel, che avevamo già conosciuto nel primo volume della Swiss Angels, in quanto era il fidanzato storico di Louise, una giovane donna romantica ma caparbia, che prende la dura decisione di interrompere il fidanzamento duraturo perché era diventato opprimente e deleterio per la sua individualità costantemente messa al secondo posto, rispetto alla nascente carriera brillante di Nathan, per rimettersi con il suo unico e grande amore, primo amore, Aiden Engel.

"In quell'istante decisi che non avrei più pianificato ogni singolo dettaglio della mia vita, intendevo andare avanti come il vento che mi scompigliava i capelli: senza rimorsi, pensieri o pentimenti"

Fatte queste premesse, ero veramente curiosa di leggere la storia di Nathan per comprendere al meglio la sua visione della storia e il suo animo. Nathan è un ragazzo dal passato brutale e triste, dove la morte e la manipolazione erano all'ordine del giorno, quando arriva nell'amorevole famiglia Engels si promette solo una cosa: di diventare un'uomo di successo e realizzato per ringraziare anche la sua famiglia adottiva nell'aver sempre creduto in lui. Nathan diventa un vero stacanovista, vive per il suo lavoro e ben presto diventa una delle figure di spicco nella sua banca, che lo portano a dover viaggiare molto, in tutto questo non ci accorge che la sua ex ragazza, non era felice e neanche realizzata e quindi per amore, decide di lasciarla andare. Questo evento lo porterà a cadere in un baratro di tristezza, dolore e disillusione. Si sente svuotato, perché amare così intensamente una persona, idealizzarla anche, per poi ritrovarsi senza niente è destabilizzante. Per cui decide che non amerà mai più nessuno perchè non vuole più soffrire così e anche perchè sente di non essere più completo, ma rotto. 
A causa di un problema di salute sarà costretto a prendersi per la prima volta una vacanza e su consiglio di sua madre, decide di portare con se la cugina (adottiva) Liselotte, un'uragano di felicità, gioia, buon umore che mascherano un'anima addolorata e spenta dal passato difficilissimo e triste che ha costellato la sua infanzia e adolescenza. 

Liselotte è dovuta crescere in fretta, abbandonando da subito il mondo dei bambini con i loro colori e la loro fantasia, per entrare brutalmente nel mondo degli adulti grigio e incolore, fatto di sofferenze, ingiustizie e lutto. Quando perde il padre giovanissima, Liselotte e sua madre, insieme al fratellino più piccolo, si trovano da sole, non riescono ad arrivare a fine mese, la madre fa due lavori e ben presto dopo scuola anche lei inizierà a lavorare. Ma la vita ha in serbo ancora cose negative, un'uomo dalla dubbia morale entra nella vita della madre e spazzerà definitivamente i sogni e le speranze della povera Liselotte.

Quando a distanza di anni la situazione sembra migliorare, Liselotte conosce "suo cugino" Nathan e scopre che per la prima volta in vita sua potrà andare in vacanza e sopratutto andrà nella bellissima e lontanissima Brasile.

"andare in vacanza con Nathan mi permise di scoprire che stare insieme a lui era naturale come respirare e ogni momento vissuto in sua presenza mi faceva sentire in qualche modo speciale"

Qui inizierà un viaggio bellissimo non solo alla scoperta dello strabiliante e variegato Brasile, che l'autrice è riuscita a descrivere in maniera vivida e colorata come se anche noi lettori stessimo viaggiando e scoprendo quei luoghi insieme ai protagonisti, ma anche alla scoperta di due personaggi che davanti al dolore, al lutto, ad un passato difficile e inumano, accolgono la vita in maniera diversa. 

"volevo proteggerla dal mondo, dalle sue ferite, dal suo dolore, ma, egoisticamente, volevo anche tenerla vicino a me per proteggermi"

Liselotte è una forza della natura, così piccola e indifesa, piegata dalle sofferenze del mondo, riesce ancora a ridere sempre di gioia e ad apprezzare delle piccole gioie della vita. Rimane meravigliata dalla natura, dai colori, dalla simpatia delle persone del luogo, con i suoi occhi, luminosi e gioiosi, raccoglie ogni tipo  di paesaggio, animali e avventure che Nathan le fa vivere alla scoperta del Brasile.

Nathan rimane subito colpito dalla tenacia e dalla forza di Liselotte e se inizialmente il ricordo della sua ex ragazza è presente ancora nella sua mente, ben presto la gioia e la spensieratezza di Lilli prenderanno il posto nella sua mente e anche se non vuole anche nel suo cuore. 

"lei aveva quel dono dentro di sé, era nato, quella ragazza era fatta della stessa sostanza dei sogni, per amare ed essere amata"

Tra avventure, piatti tipici, paesaggi mozzafiato, Nathan e Liselotte faranno i conti con il loro passato, metteranno a nudo i loro sentimenti e faranno incastrare le loro anime come due pezzi di un puzzle. Ma Nathan è reticente, alza muri, e fugge da quel sentimento che inaspettato e non voluto, si sta facendo spazio nel suo cuore, perchè non vuole più amare.

"Mi piace che tu sappia ascoltare amo come dei consigli. Il modo in cui ami la tua famiglia. E che, quando ridi, i tuoi occhi si illuminano come due smeraldi. Penso che il tuo sorriso sia un dono da condividere con il prossimo. Mi piaci tu. Soltanto tu, come sei, senza togliere o aggiungere altro. (...)  Prima di te, Lolli, non volevo nemmeno provarci. Non pentirò alcuni giorni ancora difficile ma continuerò a tentare perché voglio meritare ogni momento accanto a te. Sei la migliore amica che abbia mai avuto e non voglio negarlo questo fa male. Mi sei mancata terribilmente però voglio essere un uomo degno di te così che tu non debba avere a che fare con tutti i miei pezzi rotti"

In nome dell'Amore è una vera e propria favola moderna, che racconta di due persone diverse, che hanno sofferto molto, che hanno reagito in maniera diversa alle sfide della vita, ma che alla fine si incastrano perfettamente e si accolgono con i loro difetti e le loro paure. Questo romanzo parla di come due persone per stare bene insieme devono essere grandi amici, devono apprezzare la compagnia reciproca, devono rispettarsi e accogliersi non perdendo la loro individualità. 

Un bellissimo viaggio alla scoperta del Brasile e dell'amore in tutte le sue forme!

Grazie ancora a Carmen Weiz e alla QuestBookCommunity per la fiducia e la collaborazione

XoXo
Chiara, Labotteghinadeisogni





mercoledì 5 giugno 2024

Recensione "Cinque Autunni" di Eleonora Pancaldi

 Cinque Autunni

di Eleonora Pancaldi


Informazioni Utili 

titolo: Cinque Autunni
autore/autrice: Eleonora Pancaldi
genere: narrativa
serie/auto-conclusivo: auto-conclusivo
personaggi principali: Luna 

Trama

Luna e Nico sono due ventenni degli anni Duemila che vivono la stessa epoca ma hanno personalità opposte. Luna, di estrazione borghese, studia Filologia in Emilia Romagna, con l’ambizione di lavorare in un’importante università spagnola. Si sposta temporaneamente a Roma per seguire un corso e incontra Nico, che per vivere fa il meccanico, il quale non nasconde il suo marcato accento romano e la sua sfacciataggine. Hanno i giorni contati perché Luna non vuole rinunciare ai suoi sogni e decide di non farsi trasportare dall’amore improvviso che prova per lui. Prima di lasciarsi si fanno una promessa, una di quelle impossibili da mantenere. Luna, trasferitasi in Spagna, conosce Diego per il quale nutre un sentimento completamente diverso da quello per Nico, ma altrettanto forte. Quando tutto sembra aver preso una strada ben precisa, quella promessa lontana torna per mischiare le carte in tavola.

Recensione

Mi sono approcciata a questa storia incuriosita per il modo in cui l'autrice mi aveva presentato il suo libro e per il fatto che non fosse "classificabile" in un solo genere: infatti questa storia parla di formazione, di crescita, d'amore... perché è una storia che parla di VITA.

La nostra protagonista Luna è una ragazza come tante ma fortemente determinata ad eccellere nel suo percorso accademico in Filologia per realizzare il suo sogno quello di insegnare in una prestigiosa università spagnola. Fin da piccola è cresciuta "impostata" e con obiettivi ben precisi, risultando molto adulta per l'età che aveva. La storia di Luna potrebbe rispecchiare la vita di tanti giovani che fin da ragazzi si sono sempre dedicati e spesi per lo studio sacrificando magari uscite frequenti o passatempi di altro genere, ma nonostante ciò è una storia unica, come è unica la vita di ognuno di noi.

"la letteratura non va studiata, va vissuta. nostre scelte di vita, i nostri gusti, le nostre paure, le nostre percezioni."

Ad un passo dal realizzare il suo sogno dopo la triennale, all'improvviso incontra Nico a Roma durante il suo soggiorno di una settimana a Roma per frequentare un importante corso. L'incontro con questo ragazzo così diverso da lei ma così affine caratterialmente le fa sorgere dubbi e interrogativi che non si era mai posta facendola vacillare. 

"se fossi stata del tutto sincera, avrei dovuto dirgli che adoravo la sua parlata, la sua spontaneità, il suo essere così diverso da me e da tutti i ragazzi che avevo incontrato fino a ora. Avrei voluto dirgli molte cose. [...] era un ragazzo intelligente ma forse non aveva avuto modo di dimostrarlo, era una persona piena di doti ma non sapeva come svilupparle, era tremendamente sensibile ma non aveva nessuno con cui tirare fuori quel suo lato fragile."

Ma nonostante i bellissimi e magici momenti trascorsi con Nico, Luna è categorica non vuole più sentirlo una volta ripartita perchè non vuole rinunciare ai suoi sogni. Ma entrambi si fanno una promessa: se volevano si sarebbero potuti rincontrare dopo Cinque autunni a Roma.

La storia poi continua raccontando attraverso emozioni, ragionamenti, paure ed eventi importanti la vita di Luna in Spagna. La cosa che mi è piaciuta di questo romanzo non è tanto la storia in sè, che ripeto, è una storia comune, ma il modo in cui viene narrata e le impressioni che mi ha trasmesso: il punto di forza di questo romanzo è proprio l'essere una storia comune, di vita, raccontata in maniera intima e confidenziale come se si stesse ascoltando un racconto di una propria amica davanti ad un caffè.

Il romanzo raccontando dei momenti chiave, di cambiamento e di svolta, nella vita di Lunq in realtà riflette tanto sul tema del cambiamento e del cogliere le opportunità non rimanendo legati ai rimpianti o ai ricordi del passato. Infatti il cuore dell'insegnamento della storia di Luna è che il cambiamento esiste, arriva all'improvviso, non ne siamo preparati e non sempre ce ne accorgiamo, ma è proprio l'accettare questi cambiamenti con i problemi le paure e i limiti che comporta che ci fa sentire liberi. 

"tutti passiamo le giornate a prendere decisioni e neanche se ne accorgiamo. Siamo così abituati che alla fine diventiamo distratti. La vita è fatta per le persone che sanno prendere ogni tipo di decisione senza mai pentirsi. A tutte le altre restano avanzi di possibilità che restano in altrove inesplorato." 

È un romanzo sicuramente da un finale dolce amaro perché siamo abituati ai soliti romanzi rosa dove c'è il lieto fine o se c'è un non lieto fine è perché c'è sempre una situazione "catastrofica" che impedisce ai protagonisti di stare insieme. In questo caso il finale è dolce amara a mio avviso perché la vita è così, a volte si idealizzano delle persone, si realizzano delle situazioni e dei momenti rimanendo legati al ricordo che ne abbiamo che ci influenza poi costantemente nella vita, ed è solo quando prendiamo consapevolezza che questi sono ricordi, che queste persone non fanno più parte della nostra vita e che non devono essere dimenticate ma devono essere semplicemente ricollocate nella nostra vita nel passato, che arriva il momento di vivere nonostante un po' la sensazione di perdita o di abbandono che avviene a seguito di questa scelta. Ma nonostante questo sentimento, la libertà che ne derivava dal prendere consapevolezza di ciò è impagabile.

"il bello della vita è che nasciamo interi, poi gli avvenimenti fanno di tutto per romperci. Incontriamo persone sbagliate, ci mettiamo in situazioni sbagliate, mangiamo cibo sbagliato, abbiamo vizi sbagliati, convinzioni sbagliate, paure sbagliate, insomma, ci ritroviamo perennemente nel mezzo di scelte sbagliate e a un certo punto ci ritroviamo a pezzi. Siamo sempre noi, eppure non ci riconosciamo più, perché lasciamo pezzi di noi ovunque. La vera sfida è ricostruirsi con nuove certezze, ogni ogni volta con una colla sempre più potente. Arriviamo a un certo punto che ci sentiamo più forti ma non è un caso. È un lungo percorso"

Un romanzo intimo e personale che potrà parlare a tantissimi di voi, consiglio la lettura.

Ringrazio ancora l'autrice per la collaborazione e la fiducia <3

XoXo
Chiara, Labotteghinadeisogni
















sabato 1 giugno 2024

Recensione “An Ember in the Ashes” - “Il dominio del fuoco” e “una fiamma della notte”

 Recensione 

Il dominio del fuoco 
e
Una fiamma della notte 

di Sabaa Tahir




Informazioni Utili 

Titolo: “il dominio del fuoco” “una fiamma della notte”
Autore/autrice: Sabaa Tahir
Saga/auto-conclusivo: primi due volumi di una saga da quattro libri
Personaggi principali: Elias e Laia
Genere: high fantasy

Trama (primo volume)

Laia è una schiava. Elias un soldato. Entrambi lottano per la libertà. Sotto l’Impero marziale, ogni atto di sfida o ribellione è punibile con la morte. Chi non consacra il proprio sangue e il proprio corpo all’imperatore rischia l’esecuzione della propria famiglia e la distruzione di tutto ciò che di caro possiede. Nonostante le estreme condizioni di povertà a cui sono costretti, Laila e la sua famiglia seguono le regole a testa bassa, perché sanno bene cosa succede a chi si oppone al regime. Ma quando suo fratello viene arrestato per tradimento, decide di unirsi a un gruppo di ribelli che promettono di salvarlo. In cambio, Laia farà loro da spia dall’interno della più grande accademia militare dell’Impero. Lì incontra Elias, il miglior soldato della scuola, ma, segretamente, anche il più riluttante a compiere il suo dovere. Il suo unico desiderio è liberarsi dalla tirannia che è stato addestrato a far rispettare. Ben presto, i due si rendono conto che i loro percorsi sono strettamente legati e che le loro scelte hanno il potere di cambiare il destino dell’Impero.

Recensione (senza spoiler)

Che dire questo romanzo, anzi questi primi due volumi, sono stati una vera scoperta inaspettata e estremamente gradita. L’autrice, con uno stile scorrevole e vivido, alternando i pov di Elias e Laia, racconta la storia di due giovani, che pur provenendo da contesti sociali differenti e con passati totalmente diversi, hanno una cosa in comune: lottare per la propria libertà.

La storia è ambientata in un universo che si ispira all’antica Roma e il luogo principale in cui si svolgono le vicende del primo libro è l’accademia militare in cui giovani figli delle famiglie Marziali, vengono selezionati da piccolissimi e costretti a servire l’impero, addestrandosi per diventare Maschere: uomini estremamente letali e abili, che servono l’impero garantendo l’ordine con la violenza. Da che cosa sono caratterizzati? Dal fatto che una volta ottenuta la maschera sono delle vere e proprie armi senza scrupoli e senza porsi troppe domande.

Elias proviene da una delle famiglie antiche più illustre, ma non ha il passato che tutti si aspettano. Infatti è il figlio bastardo della generale più temuta dell’accademia che l’ha abbandonato senza scrupoli nel deserto. Lì è stato accolto e cresciuto come un figlio dalle tribù nomadi del luogo fino all’età di sei anni, quando è stato preso senza troppe cerimonie e mandato all’accademia militare per servire l’impero. Avendo dimostrato si da subito un’abilità sorprendente viene riconosciuto dal nonno e capofamiglia che finalmente può avere un’erede maschio. Qui cresce combattendo per la sua sopravvivenza, ostacolato e odiato dalla sua stessa madre, sviluppa una morale che le Maschere non dovrebbero avere, per questo a pochi giorni dal suo diploma mette organizza la sua fuga per disertare.

Laia una giovane dotta, vive in povertà ma circondata dall’amore dei nonni e del fratello fino a quando una notte delle Maschere si presentano a casa sua, uccidono i suoi nonni e incarcerano il fratello. Lei riesce a fuggire ma i sensi di colpa per non essere stata coraggiosa e salvare il fratello la spingono a cercare la Resistenza per chiedere loro aiuto. Ma l’attenderà una prova che testerà il suo coraggio: dovrà essere una schiava per la comandante dell’accademia e fare la spia.

Laia conoscerà fin da subito la violenza e la privazione della dignità di essere umano, privata addirittura del suo nome, non ci metterà molto a scoprire la brutalità e l’anima nera e malvagia di cui è fatta la comandante che non perde occasione per menare, uccidere e seviziare chiunque per il solo piacere di farlo.

Mentre Laia cerca di sopravvivere, ottenere informazioni e non perdere se stessa, Elias combatte una battaglia interiore tradire tutta la sua famiglia e la sua migliore amica Helene, anche lei compagna d’armi, abilissima combattente e fedele seguace dell’impero, per la libertà che può trovare lontano da quel mondo fatto di violenza e barbarie. Le strade tra i due inevitabilmente si incrociano e pur combattendo per motivi differenti, scoprono entrambi di essere più simili di quando pensano: ardono entrambi della stessa voglia di libertà e di rivalsa. 

An Ember in the Ashes è un romanzo da un ritmo incalzante e serrato, pieno di colpi di scena, che costruisce una fitta rete di trame e sorttefugi più grandi delle singole vite dei due protagonisti. Circondati da morte e distruzione, da torture di ogni sorta e di ingiustizie inimmaginabili protratte a nome dell’impero, Elias e Laia cercheranno di combattere i loro demoni, le loro paure, per la libertà, la giustizia e il cambiamento, animati da un’ardente fiamma che li rende delle mosche bianche all’interno di un mondo corrotto e marcio fin dalle fondamenta basato sulla distruzione e l’annientamento dei popoli minori annessi all’impero dopo una lunga e sanguinosa guerra.

Che dire amanti del high fantasy non potete perdervi questa lettura, così come gli amanti del fantasy, ma anche chi vuole provare ad approcciarsi al genere perchè si tratta di una storia avvincente e piena di colpi di scena, con personaggi reali e pieni di difetti, di paure, di passione e di coraggio, infiammati dal desiderio di giustizia e di dignità umana. In questi primi due libri (di quattro) la presenza della storia d’amore è praticamente assente se non per qualche piccola scintilla.  

Piccolo parere sul secondo volume: si sente che è un volume di passaggio, ma anch’esso pieno di colpi di scena nuove rivelazioni e sopratutto con una crescita sorprendente di Laia che da giovane indifesa, si trasforma in una giovane caparbia e determinata pronta a combattere anche a rischio della sua vita, per salvare coloro che ama. Elias si dimostra un personaggio che si mette sempre in discussione, che è pronto a sacrificare se stesso per gli altri, anche a costo della sua stessa incolumità perchè solo aiutando il prossimo cerca di reprimere l’orrore che prova per essere stato costretto ad uccidere in nome dell’impero. In questo volume soffierà tantissimo, ma la sua lealtà alla vita umana e ai suoi valori lo ha reso un personaggio nobile e valoro che secondo me ci regalerà delle bellissime dinamiche nei prossimi volumi.

NB. La saga è interamente editata in Italia, ma la Fanucci editore, che ringrazio per avermi omaggiato della copia dei primi due romanzi, sta ripubblicando la saga con una nuova e spettacolare verse grafica.

Spero di avervi incuriosito e convinto a leggere questa imperdibile serie!

XoXo

Chiara, Labotteghinadeisogni 
















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